Petronio, Gaio - Il mondo dei liberti e il realismo di Petronio

Petronio - Il mondo dei liberti e il realismo

Petronio ha un'eccezionale capacità di cogliere il reale e di rappresentarlo con vivacità, accompagnata da impassibilità e signorile distacco. Nella cena di Trimalchione, in particolare, egli osserva e descrive il mondo e i valori di un certo emergente, quello dei liberti, che ha fatto del profitto e del godimento il proprio obiettivo di vita, stravolgendo con dirompente vitalità i valori della tradizione aristocratica. Il liberto è una sorta di homo novus degradato, che ha potere economico e pretese culturali che lo rendono un bersaglio satirico da parte dell'aristocrazia colta. Non c'è, però, in Petronio, condanna o disprezzo per questi personaggi, anzi potremmo dire che il loro mondo per certi versi affascina l'autore, che pure è lontanissimo da esso. Egli certamente tratteggia l'ambiente, l'abbigliamento, i gesti di Trimalchione e dei suoi amici con ironia, ma non si limita a questo: anche il protagonista, Encolpio, e gli intellettuali che sono con lui appaiono disarmati di fonte al trionfo delle volgarità dei "parvenu" e risultano all'occhio del lettore attento come velleitari e snobistici depositari di vuote ambizioni culturali. Per rappresentare realisticamente questo mondo, l'autore si serve prevalentemente della lingua: i personaggi non parlano un linguaggio stereotipato e astratto, ma si esprimono diversamente a seconda della loro cultura ed estrazione sociale.