Concetti Chiave
- Marziale è celebre per i suoi epigrammi satirici che ritraggono una vasta gamma di tipi umani della Roma antica.
- I personaggi dei suoi epigrammi includono mariti traditi, avari, poetastri, e molti altri, spesso ispirati dalla realtà sociale dell'epoca.
- Le caricature di Marziale si basano su tòpoi letterari comuni nella commedia, satira e poesia epigrammatica.
- Usa nomi fittizi e "nomi parlanti" per evitare riferimenti diretti e proteggersi da inimicizie.
- La poesia di Marziale offre una vivace fotografia della società romana, senza esprimere giudizi morali espliciti.
Marziale - Una galleria di personaggi
La poesia di Marziale è ricordata soprattutto per gli epigrammi di contenuto satirico, in cui il poeta presenta una vera e propria galleria di tipi di umani: mariti traditi, cacciatori di patrimoni, avari, medici incompetenti e poetastri, invertiti e vecchie libidinose, clienti e parassiti, individui caratterizzati da curiosi difetti o turpi vizi. Molto probabilmente la maggior parte di questi “tipi” prende spunto dall’osservazione da parte del poeta della varia e brulicante umanità che affollava la Roma del suo tempo; tuttavia grande è anche il debito nei confronti della tradizione letteraria: la maggior parte delle caricature di Marziale sono infatti i tòpoi della commedia, della satira e della poesia epigrammatica.
Frequente nella poesia comica è l’uso di nomi fittizi (i cosiddetti “nomi parlanti”) che contengono un riferimento alla condizione sociale o al comportamento del personaggio: ad esempio Vetustilla è una vecchia libidinosa, Dento un parassita, mentre Filero è un cacciatore di dote. Probabilmente, il lettore dell’epoca poteva cogliere l’allusione a persone più o meno note, ma il poeta, evitando riferimenti espliciti, si metteva al riparo da rancori e soprattutto da inimicizie. L’aspetto giocoso di questa poesia esclude un’esplicita censura morale; Marziale si limita a fotografare quello che vede, consegnandoci un quadro vivace della società contemporanea.