Concetti Chiave
- Marco Anneo Lucano, nato a Cordova nel 39 D.C., era nipote del filosofo Seneca e ricevette un'istruzione stoica.
- Lucano fu accolto nella corte di Nerone e inizialmente strinse una stretta amicizia con l'imperatore.
- L'invidia di Nerone verso il talento di Lucano portò a un deterioramento del loro rapporto, culminando con l'adesione del poeta alla congiura di Pisone.
- La scoperta della congiura portò alla condanna a morte di Lucano, che si suicidò recitando versi delle sue opere a soli 25 anni.
- Lucano scrisse diverse opere, tra cui l'Iliacon e il Catachtònion, ma molte di esse, come la tragedia Medea, rimasero incompiute o perdute.
Indice
Lucano
La vita
Marco Anneo Lucano nacque in Spagna, a Cordova, nel 39 D. C. Egli era nipote del filosofo Senaca (era lo zio). Egli fu istruito dall’intellettuale stoico Anneo Cornuto insieme al poeta satirico Persio. Lucano compì un viaggio in Grecia per approfondire gli studi. Tornato a Roma, egli fu accolto nella corte di Nerone, con il quale strinse una profonda amicizia. Nel 60, in occasione delle feste istituite da Nerone in suo stesso onore, i Neronia, con cui ogni cinque anni si celebrava la gloria del principe attraverso gare di musica e di poesia, lucano recitò un carme elogiativo di Nerone, intitolato Laudes Neronis.
Quest’amicizia, tuttavia, durò ben poco, a causa dell’invidia intellettuale che Nerone cominciò a nutrire nei confronti di Lucano. Il loro rapporto si inasprì a tal punto che Lucano aderì alla congiura di Pisone, divenendone l’esponente più rappresentativo. Quando la congiura fu scoperta, Lucano venne denunciato e sottoposto a severi interrogatori, durante i quali tentò di negare il proprio coinvolgimento; alla fine, nella speranza di poter ottenere un gesto di clemenza da parte di Nerone, addossò la responsabilità sulla madre Acilia, ma ogni tentativo fu vano: l’imperatore gli fece giungere la sentenza di condanna a morte e Lucano si uccise, recidendosi le vene. Il poeta morì recitando versi tratti dalle sue opere: non aveva ancora compiuto 26 anni.
Le opere perdute
Ancora in giovanissima età, Lucano si dedicò alla letteratura. Egli scrisse un poema, l’Iliacon, con il quale dovete gareggiare con Nerone; il Catachtònion (letteralmente “discesa agli inferi”; le Silvae, dieci libri di carmi di argomento vario; due carmi per Nerone, uno di lode e uno di biasimo. Inoltre aveva cominciato a scrivere una tragedia, Medea, ma non la terminò.