Concetti Chiave
- Le opere Historiae e Annales di Tacito sono analisi approfondite della situazione storica e politica dell'impero romano.
- Historiae copre gli eventi dal 69 al 96 d.C., mentre Annales copre dal 14 al 68 d.C., ognuna con una struttura di libri specifica e incompleta.
- Tacito si prefigge di essere imparziale nei suoi proemi, esponendo i fatti senza lasciarsi influenzare dalla passione politica, ma con un'interpretazione spesso critica dell'imperialismo.
- Historiae offre una prospettiva più ottimista sulle possibilità di risollevamento dello stato romano, mentre Annales è caratterizzato da un pessimismo crescente e un approccio fatalistico.
- La tecnica narrativa di Historiae si concentra su discorsi per chiarire situazioni, mentre Annales si focalizza sui pettegolezzi e sulla psicologia dei personaggi.
Sono opere storiografiche: approfondisce meditazione sulla situazione storica e politica dell'impero.
Composizione
Historiae: 100 - 110
Annales: 113 - incompiuta
Struttura
Historiae: XIV – XV libri
Annales: XVI – XVIII libri
Conservazione
Historiae: Primi 4 libri e parte del 5
Annales: I primi 6 (5-6 molto lacunosi)e metà dell'XI e del XVI
Argomento
Historiae: Avvenimenti compresi tra il 69 e il 96 (da Galba a Domiziano)
Annales: Avvenimenti compresi tra il 14 e il 68 (dalla morte di Augusto alla morte di Nerone)
Scopo
Obiettivo di entrambe le opere è indagare il fenomeno della tirannide imperiale e insieme quello del servilismo e della degenerazione della classe politica dirigente e dello stato romano.
Proemi
Tacito dichiara in entrambe le opere di voler essere imparziale, vuole esporre i fatti “sine ira ac studio” ossia senza farsi prendere dalla passione politica. In effetti non falsifica i fatti e non omette notizie favorevoli agli imperatori che anche più odia, ma la sua avversione all'imperialismo si manifesta in un'interpretazione sempre malevola dei fatti riportati → in ogni atteggiamento cerca un secondo fine subdolo e quindi negativo. Questo è dovuto anche al fatto che per esporre i fatti fa riferimento alla tradizione storiografica dell'opposizione aristocratica senatoria, ostile agli imperatori.
Concezione
Historiae: Vi è qualche speranza che lo stato romano possa risollevarsi
Annales: Pessimismo si aggrava
Prospettiva
Historiae: Cerca le cause dei fenomeni che narra prospettando delle possibili soluzioni → dallo studio del passato si può infatti ricavare un insegnamento politico (quindi riporta gli eventi in modo oggettivo)
Annales: Rinuncia al tentativo di risolvere i problemi, tutto diventa più scuro e incerto, per questo si rifugia nel fatalismo (assume la forma di pessimismo-determinismo che vede gli uomini orientati verso il male) senza più cercare le cause dei fenomeni storici. Ora si concentra invece sulla psicologia delle singole persone
Tecnica
Historiae: Frequenti discorsi (modello: Tucidide) per rendere più chiare le situazioni e i problemi.
Annales: I discorsi vengono sostituiti dai rumores, ossia i pettegolezzi. Questo avviene parallelamente all'abbandono della descrizione e della narrazione degli eventi sostituiti da un sondaggio psicologico dei personaggi.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale delle opere "Historiae" e "Annales"?
- Come si differenziano "Historiae" e "Annales" nella loro prospettiva storica?
- Qual è la tecnica narrativa utilizzata da Tacito in "Historiae" rispetto a "Annales"?
L'obiettivo principale di entrambe le opere è indagare il fenomeno della tirannide imperiale e il servilismo e la degenerazione della classe politica dirigente e dello stato romano.
"Historiae" cerca le cause dei fenomeni narrati prospettando possibili soluzioni, mentre "Annales" rinuncia a risolvere i problemi, rifugiandosi nel fatalismo e concentrandosi sulla psicologia delle persone.
In "Historiae", Tacito utilizza frequenti discorsi per chiarire situazioni e problemi, mentre in "Annales" i discorsi sono sostituiti dai rumores, con un focus sul sondaggio psicologico dei personaggi.