Concetti Chiave
- Fedro è un autore marginale della cultura greco-romana, noto per la sua modesta posizione sociale e per praticare un genere letterario minore.
- È il primo a presentare una raccolta di favole come un'opera autonoma di poesia, un genere universale e popolare.
- Le sue favole seguono una struttura definita, con una premessa e una morale, e protagonisti animali che rappresentano vizi e virtù umane.
- Le favole di Fedro sono brevi racconti astratti, senza realismo descrittivo, che riflettono il punto di vista delle classi subalterne romane.
- Fedro trae ispirazione da Esopo e la sua raccolta comprende circa 90 favole, alcune delle quali ben note come "La volpe e l'uva" e "Il lupo e l'agnello".
Questo appunto di Letteratura Latina tratta di Fedro, l'iniziatore del genere letterario della favola in versi a Roma.
Notizie biografiche su Fedro
I dati che riguardano la vita di Fedro sono molto incerti e si ricavano quasi esclusivamente dalla sua opera, in particolare dal prologo del terzo libro. Il nome Phaedrus (o Phaeder) è di origine greca. Era uno schiavo originario della Tracia o della Macedonia che fu affrancato dall'imperatore Augusto. Esercitò la sua attività letteraria sotto il principato di Tiberio e Claudio. Dal verso 40 del prologo del terzo libro Fedro si lamenta delle accuse di Seiano, il potente e crudele prefetto del pretorio, e si difende dicendo che con le sue favole non aveva avuto intenzione di attaccare nessuna persona in particolare. Quando Seiano mori nel 31 d.C., cessarono anche le persecuzioni contro Fedro che entrò sotto la protezione di un tal Eutirco, forte libero di Caligola, a cui dedica il terzo libro della sua opera. Poiché alla fine di questo stesso libro Fedro dichiara di essere vicino alla vecchiaia, si ipotizza per la sua morte una data prossima al 50 d.C.
L'opera di Fedro
Fedro pubblicò cinque libri di favole in senari giambici. A noi sono giunte 93 favole.Si conservano:
- Il prologo di ogni libro;
- l'epilogo del secondo, terzo e quarto libro.
- Nelle Saturae di Ennio e di Lucilio;
- nell'apologo del topo di campagna e del topo di citta nella sesta satira del secondo libro di Orazio;
- nell'Aulularia di Plauto (versi 228 e ss.) dove si allude una favola che ha come protagonisti un bue e un asino.
I contenuti dell'opera di Fedro
Possiamo definire Fedro un autore marginale poiché ha una posizione sociale assai modesta e poiché si occupa di un genere letterario minore. È l primo autore nella cultura greco-romana che ci presenta una raccolta di favole concepita come un'autonoma opera di poesia. La favola è il genere più universale è più popolare che esista. Le sue favole hanno una misura ed una regola ben definita:- È presente una premessa e/o una postilla in cui viene illustrata la morale o il tema;
- i protagonisti sono animali con i quali si rappresentano i vizi e le virtù umane;
- è presente una morale;
- in genere sono racconti brevi.
Domande da interrogazione
- Chi era Fedro e quale fu il suo contributo alla letteratura latina?
- Quali difficoltà incontrò Fedro durante la sua carriera letteraria?
- Quali sono le caratteristiche principali delle favole di Fedro?
- In che modo Fedro si differenzia dagli altri autori di favole?
Fedro era uno schiavo di origine greca, affrancato dall'imperatore Augusto, noto per essere l'iniziatore del genere della favola in versi a Roma. Ha pubblicato cinque libri di favole, di cui 93 sono giunte fino a noi.
Fedro subì accuse da parte di Seiano, prefetto del pretorio, che lo perseguitò fino alla morte di Seiano nel 31 d.C. Successivamente, Fedro trovò protezione sotto Eutirco, un forte libero di Caligola.
Le favole di Fedro sono brevi racconti con una morale, protagonisti animali che rappresentano vizi e virtù umane, e sono ispirate da Esopo. Sono caratterizzate da una struttura definita con una premessa o postilla che illustra il tema.
Fedro si distingue per la sua originalità, introducendo elementi nuovi come gli alberi parlanti, e per il suo punto di vista che riflette le classi subalterne, pur mantenendo un legame con le favole di Esopo.