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Concetti Chiave

  • Apuleio nacque a Madaura nel 125 d.C. e studiò grammatica e retorica a Cartagine prima di trasferirsi ad Atene.
  • Diventato un rinomato conferenziere, Apuleio visse a Roma, ma tornò in Africa, dove sposò la ricca Pudentilla.
  • Fu processato tra il 155 e il 158 d.C. con l'accusa di aver circuita la moglie per ereditare i suoi beni, ma continuò a scrivere dopo il processo.
  • Le opere filosofiche di Apuleio mostrano il suo pensiero platonico con influenze esoteriche, sebbene non particolarmente originali.
  • L'Apologia è un'orazione difensiva vivace dove Apuleio distingue tra magia malefica e magia benefica, cercando di discolparsi dalle accuse.

Apuleio Vita e opere

125 d.C.: nasce a Madaura, in Numidia, da famiglia facoltosa.
Compie studi di grammatica e di retorica a Cartagine e, poi, si trasferisce ad Atene.
Diviene un rinomato conferenziere, si trasferisce a Roma e quindi fa ritorno in Africa.
Sposa la ricca Pudentilla (molto più anziana di lui).
155-158 d.C.: dopo la morte della moglie, è processato con l’accusa di averla circuita per averne l’eredità.
Dopo il processo, Apuleio si dedica alla composizione delle Metamorfosi.
170 dC. circa: muore a Cartagine.

Di Apuleio sono sopravvissute alcune opere filosofiche (De deo Socratis, De Plaione et eius dogmate, De mundo) che, pur rivelando una limitata originalità speculativa, testimoniano la formazione e il pensiero filosofico dell’autore, seguace di un platonismo incrostato di tratti esoterico - pitagorici. I FLORIDA, invece, sono frammenti di orazioni (probabilmente selezionati da una raccolta più ampia) che Apuleio pronunciò fra il i6o e il 170 d.C.: la varietà degli argomenti e la raffinatezza compositiva costituiscono una importante testimonianza dei gusti e del l’apprezzamento delle peformances retoriche nella seconda metà del secondo secolo d.C.
L'Apologia (o Pro se de magia liber, o ancora De magia) è l’orazione difensiva che Apuleio pronunciò in occasione del processo per la morte della moglie Pudentilla: il resto contiene ampie digressioni di carattere letterario e filosofico (che difficilmente avrebbero potuto essere pronunciate in sede giudiziaria) e, dunque, è probabile che la versione in nostro possesso sia frutto di una revisione posteriore al processo. L’orazione è vivace e brillante: Apuleio mira anzitutto a smentire l’accusa di essersi servito della magia per aggirare Pudentilla e, a questo proposito, compie una accurata e competente distinzione fra una magia malefica (da cui si sarebbe decisamente astenuto) e una magia superiore, capace di intervenire positivamente sulla realtà .

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