Concetti Chiave
- Ovidio nacque a Sulmona nel 43 a.C. e fu educato in un ambiente letterario che lo portò a scrivere opere come "Medea" e gli "Amores".
- Accusato di istigazione all'adulterio, Ovidio fu esiliato dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. e morì a Tomi nell'8 a.C.
- Le opere di Ovidio sono suddivise in tre fasi: temi amorosi, lavori interrotti dall'esilio e lavori caratterizzati dal rimpianto.
- Gli "Amores" sono elegie che trattano l'amore in modo ironico e distaccato, concepito più come gioco che come sentimento serio.
- Le "Heroides" sono lettere mitologiche in cui Ovidio dà voce alle eroine, mettendo in risalto il loro punto di vista e le loro sofferenze.
Publio Ovidio Nasone
La vita
Ovidio nacque a Sulmona, il 20 Marzo del 43 a.C. Discendendo da un’importante famiglia equestre, egli acquisì un’educazione letteraria molto completa. Successivamente, si aggregò al circolo letterario di Messalla Corvino il quale lo spinse a comporre le sue prime opere, quali “Medea” e gli "Amores”. Avendo parecchio successo, l’autore non si preoccupò minimamente di difendersi da alcuni personaggi potenti. Tuttavia, l’imperatore Augusto lo accusò di aver istigato all’adulterio proprio all'interno degli “Amores”. Per tale ragione nel 18 a.C. Ovidio venne esiliato a Tomi, dovendo lasciare Roma per sempre. Morì in esilio nell’8 a.C.
Le opere
I suoi lavori vengono comunemente suddivisi in 3 parti: 1. Il primo gruppo è rappresentato da opere a tema amoroso (ad es., gli “Amores” e le “Heroides”);
2. La seconda parte è composta dalla “Metamorfosi” e dai “Fasti”, rimasti incompleti a causa dell’esilio;
3. La terza ed ultima fase è caratterizzata dal ripianto, come in “Tristia” ed “Ibis”.
Gli “Amores”
Si tratta di una raccolta di 49 elegie, suddivise in 3 libri, composte tra il 23 ed il 14 a.C. In quest’opera, Ovidio tratta dell’amore per una donna, denominata con lo pseudonimo di “Corinna”; egli narra dei ricordi della loro storia d’amore e le passeggiate fatte in segreto. A differenza di altri autori egli non parla dell’amore con serietà, ma si avvale di un tono ironico, adoperato per trattare questo sentimento con forte distacco. Per lui l’amore non è un qualcosa di serio, ma viene concepito più che altro con un gioco, un passatempo.
Le “Heroides”
Le “Epistulae heroidum” (“lettere delle eroine”) sono composte da 21 lettere in metro elegiaco, le quali trattano di argomenti mitologici ed amorosi. Le prime 15 vennero pubblicate tra il 20 ed il 16 a.C. Con queste lettere, Ovidio stravolge l’intero genere elegiaco realizzando il primo libro interamente composto da epistole. Le protagoniste sono “travasate” dal mondo perfetto degli dei al mondo reale, ai tempi dell’autore. Uno dei particolari più importanti è proprio il cambiamento del punto di vista: nelle “Heroides”, è costantemente presente quello femminile, il quale mette in risalto le sofferenze delle amanti ed i tormenti provocati dai ricordi.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la causa dell'esilio di Ovidio?
- Come si suddividono le opere di Ovidio?
- Qual è la particolarità delle "Heroides"?
Ovidio fu esiliato dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. perché accusato di aver istigato all'adulterio attraverso la sua opera "Amores".
Le opere di Ovidio sono suddivise in tre parti: opere a tema amoroso, come gli "Amores" e le "Heroides"; la "Metamorfosi" e i "Fasti", rimasti incompleti; e opere caratterizzate dal ripianto, come "Tristia" e "Ibis".
Le "Heroides" sono composte da 21 lettere in metro elegiaco, con un punto di vista femminile che mette in risalto le sofferenze delle amanti, stravolgendo il genere elegiaco tradizionale.