irene.mereu98
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Concetti Chiave

  • Quinto Orazio Flacco, nato a Venosa nel 65 a.C., proveniva da umili origini ma godeva di agiatezza economica grazie al padre liberto.
  • Durante la guerra civile tra Bruto e Ottaviano, Orazio abbandonò gli studi per arruolarsi nell'esercito di Bruto, partecipando alla battaglia di Filippi.
  • Grazie all'introduzione di Virgilio e Vario, Orazio entrò nel circolo di Mecenate, dedicandosi alla letteratura e frequentando amici illustri.
  • Orazio è noto per la sua produzione poetica in Satire, Epòdi, Odi ed Epistole, riflettendo una concezione di arte aristocratica per un pubblico ristretto.
  • Le sue opere sono caratterizzate dall'eleganza e dal moralismo, influenzando autori successivi come Petrarca, mentre Ugo Foscolo ne criticò i principi.

Quinto Orazio Flacco nacque a Venosa nel 65 A.c,suo padre era un liberto venuto a Roma come esattore delle aste pubbliche;lui era quindi di umili origini ma agiato economicamente.Egli potè infatti frequentare la scuola,prima a Roma e poi ad Atene dove frequentò la scuola di filosofia.Nel 42 A.C però la guerra civile tra Bruto e Ottaviano lo distolse dagli studi e si arruolò nell'esercito di Bruto partecipando alla battaglia di Filippi con il grado di tribuno militare.Nel 38 A.C Orazio venne presentato da Virgilio e Vario a Mecenate che dopo nove mesi lo ammise nel suo circolo,così per lui iniziò un periodo dedicato allo studio della letteratura e alla frequentazione di un gruppo di amici tra cui lo stesso Virgilio e come lui non si sposò e non ebbe figli.Prima del 30 A.C Mecenate,a cui dedicò quasi tutte le sue opere,gli fece il dono di una villa e di un podere in cui Orazio poteva stare lontano dalla vita cittadina.Anche Orazio,come Virgilio,compose carmi celebrativi come le odi romane e in occasione dei Ludi Saeculares fu incaricato da Augusto di comporre un inno chiamato Carmen Saeculare per gli dei protettori di Roma che venne cantato da un gruppo di ragazzi sul Palatino e sul Campidoglio.Negli ultimi anni la sua produzione letteraria andò diminuendo fino a cessare del tutto con la sua morte nell'8 A.C a due mesi di distanza da Mecenate che gli fu sepolto accanto.
Egli fu uno dei migliori poeti anche già secondo i suoi contemporanei ed esercitò un influsso notevole sulle letterature moderne,sulle Satire,sulle Epistole,sulle Epòdi e sulle Odi.La sua produzione era riservata a pochi intimi tra cui Mecenate,Virgilio e Vario e si affaccia qui la concezione di un'arte aristocratica destinata ad un pubblico ristretto.Anche negli ultimi anni della sua vita Orazio ottenne ampi riconoscimenti e venne anche studiato nelle scuole poichè era molto apprezzato per la sua eleganza,raffinatezza e il moralismo delle sue opere.Petrarca fu il primo studioso delle opere di Orazio;gli dedica una lettera e lo cita nel canzoniere riprendendo suoi temi ed espressioni;tra i due poeti è comune l'amore per la gloria e la ricerca della perfezione formale.Chi gli è contro è invece Ugo Foscolo che manifesta per lui antipatia e lo disprezza rinnegando i suoi principi.Oltre Petrarca e Hugo anche Parini,Carducci e Pascoli imitarono le caratteristiche delle sue opere,dai metri ai temi.

Indice

  1. Satire
  2. Epòdi
  3. Odi
  4. Epistole

Satire

Orazio nella sua attività poetica perfezionò e sviluppò il genere romano della satira intorno al 41 A.c,si tratta di due libri in esametri in cui il poeta rappresenta in modo ironico difetti e comportamenti propri e altrui e ne precisò tre in particolare:la quarta e la decima satira del primo libro e la prima del secondo libro.Queste sono scritte in prima persona in modo da esprimere le proprie opinioni assumendo un carattere autobiografico,tratto individuato in Lucilio,ma per Orazio non era una semplice autobiografia ma piuttosto la disponibilità di rivelare aspetti significativi dell'io interiore come gusti e idee.Orazio segue Lucilio come un modello tranne che per lo stile che cerca di collegare alla commedia greca,in particolare alla sua fase più antica,per nobilitarla e ne elenca una serie di differenze come i generi scritti in metri diversi;a differenza che nella commedia greca lui aveva ereditato da Lucilio l'uso dell'esametro.Orazio a differenza di Lucilio riconosce la superiorità dei generi sublimi e con modestia afferma anche di non poter aspirare al titolo di poeta;si distacca da lui applicando il principio di labor limae,ossia dell'elaborazione stilistica e afferma che Lucilio scorreva fangoso e lo biasima per la scarsa cura dello stile.Un tratto comune invece era l'intenzione di attaccare personalmente gli avversari;Lucilio viene presentato come un moralista aggressivo sempre pronto a colpire i suoi contemporanei.Orazio scrisse anche sermoni propiora;l'accostamento con la satira rinvia alla commedia ma riprende anche i sermones di Lucilio.Un altro tratto distintivo della satira è lo spirito,ossia la capacità di affrontare temi impegnativi in modo divertente;questa alternanza tra il serio e il comico è tipica anche di un'altra forma letteraria:la diatriba,da cui le satire oraziane sono influenzate.Il linguaggio medio delle satire è adeguato ai temi trattati e vicino all'uso della lingua parlata;sono evitati i vocaboli greci e le grossolanità del sermo vulgaris che vi erano in Lucilio.Nelle satire emerge la brevitas:Orazio controllando la forma tende a eliminare il superfluo e a ridurre i mezzi espressivi.La satira può essere narrativa o discorsiva:quella narrativa riprende un fatto raccontato in modo brillante per intrattenere il lettore;quella discorsiva presenta invece affinità con la diatriba come il contrasto tra il serio e il comico e l'impiego frequente di aneddoti e favole.Entrambe possono avere andamento monologico o dialogico e in esse il dialogo può essere rappresentato direttamente con scambio di battute tra il poeta e un altro personaggio.Quasi tutti i componimenti del secondo libro hanno forma dialogica mentre quelle del primo libro sono miste e parlano dell'avidità di denaro,dei comportamenti nel campo dell'eros,dell'imperfezione umana,dei viaggi di Orazio,dell'amicizia di Mecenate e di alcune scene di stregoneria.Le idee ispiratrici delle satire sono concetti diffusi che gli antichi chiamavano Metriotes e Autarkeia:la matriotes diceva che la virtù consiste nel giusto equilibrio tra gli estremi opposti,si trova a fondamento delle prime due satire del primo libro e si esprime nel detto"est modus in rebus"ossia ci deve essere una misura in ogni cosa;l'autarkeia consiste invece nella limitazione dei desideri per evitare i condizionamenti esterni che impediscono di raggiungere la piena libertà interiore e nelle Satire invita ad accontentarsi del proprio stato orientandosi verso la serenità e la felicità.Il personaggio del poeta satirico è presentato come un individuo che ricerca la verità innanzitutto per se stesso come miglioramento spirituale;esso nel secondo libro tende a fare da sfondo diventando l'ascoltatore delle opinioni altrui e diventa anche bersaglio delle prese in giro di Orazio per il suo atteggiamento da saggio esperto che tutto ha visto e compreso;l'impegno morale delle satire si esprime nella tendenza a spostare l'attenzione dagli individui ai comportamenti.

Epòdi

Sempre nel 41 A.C Orazio scrisse i 17 componimenti delle epòdi in metri giambici che seguono diversi temi e hanno una più ampia varietà di registri rispetto alle satire.L'aspetto essenziale delle epòdi è il metro;inizialmente Orazio aveva introdotto a Roma l'epòdo in cui ad un primo verso lungo se ne aggiunge uno più breve e questa raccolta prende il nome di Epòdi anche se lui gli chiamava Giambi.Nella raccolta si possono distinguere diverse tematiche:la 1 epòde funge da dedica all'amico Mecenate;nella 3 vi è una variante scherzosa sulla maledizione dell'aglio propinato dal poeta a Mecenate;le epòdi 4,6 e 10 sono simili ma solo quest'ultima è diretta ad una persona in particolare che è Mevio,colui al quale viene augurato di morire in un naufragio;nella 5 e nella 17 è rappresentato con realismo il tema della magia;la 7 e la 16 si riferiscono alla stessa situazione e trattano della confusione dopo la battaglia di Filippi,del rimprovero di Orazio ai concittadini che combattono tra loro;l'8 e il 12 sono rivolti ad un'anziana signora che sollecita al poeta prestazioni sessuali e viene descritta nella sua decadenza fisica e la sua bruttezza;nella 9 il poeta schernisce gli avversari di Ottaviano e si prepara a brindare per la sua vittoria;nella 14 prevale il motivo dell'amore che apre anche la 11;infine nella 15 il poeta si rivolge ad una donna infedele con un tono risentito.Da questa raccolta restano esclusi due componimenti:l'epòdo 2 che si fonda sul procedimento dell'Aprosdoketon(imprevisto)che offre un elogio della vita dei campi;e la 13 in cui durante una tempesta il poeta invita gli amici ad un banchetto.La lingua e lo stile rivelano una base comune:il lessico non è ricercato e tra i processi stilistici prevale la tecnica della iunctura che crea nuovi effetti espressivi.Orazio assume il ruolo di vates,ossia del poeta ispirato dalla divinità,infatti si atteggia a seguace e protetto dagli dei;questo rapporto si manifesta in episodi della vita quotidiana come lo scampato pericolo per la caduta di un albero o l'incontro con un lupo.

Odi

Nel 30 A.C Orazio scrisse i quattro libri delle odi in metri lirici greci;in esse rappresenta se stesso più che nelle satire,emergono le sue aspirazioni e la sua visione della vita.I modelli principali delle Odi sono i poeti Saffo e Alceo,a cui Orazio si rivolge come un ideale irragiungibile,che sono il punto di riferimento per la metrica;i carmi sono scritti in strofe alcaiche invece che in metri pindaici.I suoi carmi sono di solito rivolti ad un destinatario che può essere un personaggio reale o una figura fittizia ma che favorisce lo svolgimento del discorso.Pur prendendo materiali di altri poeti,Orazio gli rielabora e li combina tra di loro.Delle odi si possono distinguere diversi filoni:vi è il filone religioso a cui Orazio non è indifferente e tratta di essa in diverse forme e inserisce nelle odi preghiere e inni riferiti anche ad oggetti insoliti;vi è il filone erotico in cui rientrano diversi componimenti che non indicano momenti di una sola storia d'amore ma si presentano come episodi in se conclusi e il filone conviviale che è incentrato sulla tradizione greca del simposio.Lo stile sobrio costituisce l'espressione più matura del classicismo latino.Una delle odi più importanti è il Carpe Diem,in cui il poeta parla dell'incertezza del futuro e del trascorrere del tempo.

Epistole

Nel 20 A.C.Orazio pubblica le Epistole in esametri,componimenti di riflessione personale su temi morali rivolti ad un preciso destinatario.Vengono mantenuti alcuni elementi delle Satire come l'uso di favole e di aneddoti ma si attenua lo spirito;a esso si aggiunge la malinconia;anche il linguaggio appare più cauto.Il centro della riflessione oraziana continua ad essere costituito dai principi che erano fondamentali dalle Satire:l'autarkeia e la metriotes;a essi si aggiunge il tema delle Odi,cioè l'idea della morte e la necessità di godere ogni momento dell'esistenza.Il primo libro presenta un panorama vario e complesso in cui la riflessione morale viene applicata a problemi di poco conto;nel secondo libro prevale il tema letterario in cui l'autore difende la sua opera sulle polemiche che avevano accompagnato la pubblicazione dei primi libri.Un trattato in versi è l'Ars Poetica che fornì i principi e le norme classicistiche dell'umanesimo al 700.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le origini e l'educazione di Quinto Orazio Flacco?
  2. Quinto Orazio Flacco nacque a Venosa nel 65 A.C. da un padre liberto che lavorava a Roma come esattore delle aste pubbliche. Nonostante le umili origini, la famiglia era agiata economicamente, permettendo a Orazio di studiare a Roma e poi ad Atene.

  3. Come influenzò la guerra civile tra Bruto e Ottaviano la vita di Orazio?
  4. La guerra civile tra Bruto e Ottaviano nel 42 A.C. interruppe gli studi di Orazio, che si arruolò nell'esercito di Bruto e partecipò alla battaglia di Filippi come tribuno militare.

  5. Quale fu il ruolo di Mecenate nella vita di Orazio?
  6. Mecenate, presentato a Orazio da Virgilio e Vario, lo accolse nel suo circolo, favorendo un periodo di studio e amicizie letterarie. Mecenate donò a Orazio una villa e un podere, permettendogli di vivere lontano dalla vita cittadina.

  7. Quali sono le caratteristiche principali delle Satire di Orazio?
  8. Le Satire di Orazio, scritte in esametri, rappresentano difetti e comportamenti in modo ironico e autobiografico. Orazio segue Lucilio come modello, ma si distingue per lo stile più raffinato e l'uso dell'esametro, evitando il linguaggio greco e volgare.

  9. In che modo Orazio influenzò la letteratura moderna e quali poeti furono ispirati da lui?
  10. Orazio esercitò un notevole influsso sulle letterature moderne, con poeti come Petrarca, Parini, Carducci e Pascoli che imitarono le sue opere. Petrarca, in particolare, studiò le opere di Orazio e lo citò nel suo canzoniere.

Domande e risposte