Concetti Chiave
- Le satire di Orazio sono un genere letterario romano senza corrispondenza greca, ispirato da Lucilio e la commedia greca.
- Orazio utilizza uno stile soggettivo e morale nelle satire, concentrandosi sulla felicità attraverso il giusto mezzo e l'autosufficienza.
- Le Odi di Orazio si basano su modelli lirici arcaici e di Lesbo, evitando monologhi interiori e rivolgendosi a un destinatario.
- Le Odi sono suddivise in filoni tematici: religioso, erotico, conviviale e gnomico, con particolare attenzione al carpe diem.
- Lo stile di Orazio è medio e curato, caratterizzato da un lessico familiare e colloquiale con enfasi sulla brevità.
Orazio
Satire
E’ l’unico genere letterario senza una corrispondenza greca, essendo un genere tipico romano.
I modelli delle satire di Orazio furono: Lucilio, per l’impostazione soggettiva, per l’espressione di opinioni e giudizi, per il suo essere un moralista intransigente e aggressivo, e per la ripresa dell’esametro; la commedia greca, per l’attacco diretto e personale agli avversari e la capacità di affrontare temi seri in modo arguto e divertente; la diatriba poetica, per la compresenza di serio e faceto.
Caratteri: l’impostazione è soggettiva, Orazio è disponibile a rivelare aspetti significativi dell’io interiore per sviluppare considerazioni di validità generale. C’è la tendenza a spostare l’attenzione dagli individui ai comportamenti (non dei viziosi quanto dei vizi, di cui le persone forniscono esempi). Orazio presenta una varietà di argomenti con forme diverse: la satira narrativa muove da un fatto o da un aneddoto raccontato in modo brillante per intrattenere il lettore, mentre la satira discorsiva è una serie di argomentazioni e riflessioni (affinità con la diatriba).
Messaggio: Orazio predilige i concetti morali che mirano alla felicità, che si basano su due idee, quella di metriòtes, per la quale la virtù consiste nel giusto mezzo, nell’equilibrio tra estremi opposti, e quella di autàrkeia, ovvero l’autosufficienza, la limitazione dei desideri per evitare i condizionamenti esterni che impediscono la piena libertà interiore.
La riflessione di Orazio, quindi, è orientata alla serenità, all’armonia dell’animo, all’essenza della felicità. Egli è, infatti, non un maestro ma un individuo che cerca la felicità prima per se stesso.
Stile: il livello non è elevato, il lessico è familiare e a tratti colloquiale, Orazio evita i vocaboli greci e i grecismi e i termini grossolani e volgari. Lo stile è medio, curato e urbano, con particolare attenzione alla brevitas, ovvero l’eliminazione di ciò che è superfluo e ridondante.
Odi
Le Odi di Orazio è un componimento formato da tre libri di produzione lirica.
I modelli che Orazio usa per le Odi sono i poeti di Lesbo, Alceo e Saffo per quanto riguarda la metrica e i modelli lirici arcaici, per la presenza anche di testi ellenistici, per un ritorno all’antico, la via del rinnovamento. Orazio utilizza determinati schemi tradizionali, senza monologhi interiori ma rivolti ad un destinatario.
Contenuti
Le Odi sono divise in quattro particolari filoni tematici: il filone religioso, in cui Orazio dà particolare attenzione alle preghiere e agli inni, il filone erotico, nel quale non ci sono momenti di una sola storia d’amore ma episodi autonomi e singoli (la passione è contemplata più che vissuta), il filone conviviale, in cui descrive situazioni legate al banchetto, e il filone gnomico, in cui l’autore prende coscienza dell’incertezza sul futuro e della brevità della vita. Orazio, inoltre, pensa a due sviluppi specifici per quest’ultimo filone: lo sviluppo in negativo, nel quale accetta l’ineluttabilità della morte ed è consapevole della necessità di usufruire pienamente del breve tempo della vita, e lo sviluppo in positivo, nel quale riconosce l’alternanza delle vicende umane e invita i lettori a sostenere le avversità. In entrambi i casi, comunque, si affida al carpe diem, ovvero al consiglio di cercare la felicità nel presente e non in un inaffidabile futuro.
Domande da interrogazione
- Qual è il genere letterario delle satire di Orazio e quali sono i suoi modelli?
- Quali sono i temi principali delle satire di Orazio?
- Quali sono le caratteristiche stilistiche delle satire di Orazio?
- Quali sono i filoni tematici delle Odi di Orazio?
- Come Orazio affronta il tema della brevità della vita nelle sue Odi?
Le satire di Orazio appartengono a un genere letterario tipicamente romano, senza corrispondenza greca. I modelli principali sono Lucilio, la commedia greca e la diatriba poetica.
Le satire di Orazio si concentrano su concetti morali che mirano alla felicità, basati su metriòtes (equilibrio) e autàrkeia (autosufficienza), con una riflessione orientata alla serenità e all'armonia dell'animo.
Lo stile delle satire di Orazio è medio, curato e urbano, con un lessico familiare e colloquiale, evitando vocaboli greci e termini volgari, e ponendo attenzione alla brevitas.
Le Odi di Orazio si dividono in quattro filoni tematici: religioso, erotico, conviviale e gnomico, ciascuno con un focus specifico, come preghiere, episodi d'amore, banchetti e riflessioni sulla vita.
Orazio affronta la brevità della vita con due sviluppi: uno negativo, accettando l'ineluttabilità della morte, e uno positivo, riconoscendo l'alternanza delle vicende umane, invitando a vivere il presente con il carpe diem.