Concetti Chiave
- Orazio utilizza lo stile asclepiadeo maggiore, caratterizzato da concentrazione, equilibrio e densità espressiva.
- Il tema centrale "Carpe Diem" è visto come un equilibrio tra la ricerca del piacere e la rinuncia a progetti futuri.
- La presa di coscienza del presente permette all'uomo di godere del momento senza ansie per il futuro o la morte.
- Il piacere catastematico enfatizza l'assenza di dolore piuttosto che la ricerca attiva di piaceri.
- La modernità spesso travisa "Carpe Diem", riducendolo a un'interpretazione romantica e superficiale lontana dall'epicureismo.
Metrica:
- asclepiadei maggiori
Stile:
- concentrazione ed equilibrio
- callidae iuncturae (mira alla densità)
- non c'è spreco di retorica
- tono colloquiale
- espressioni parallele (queri rimi ruem tibi, seu pluris... seu.. ultimatus)
- enjambement
Tema centrale - Carpe diem:
- non può essere intesa se avvulsa dal contesto di divieti e proibizioni che lo circoscrivono al senso di rinuncia
- la ricerca del piacere coesiste, in un ottica epicurea ed oraziana, con la forza della rinuncia, la rinuncia a progetti per il domani, a vani tentativi di conoscere il futuro, a speranze illusorie.
Idea di fondo: attraverso la presa di coscienza dell'ora presente l'uomo può goderne senza essere angosciato dal tempo e dal timore della morte.
-> Piacere catastematico: che non è proteso alla ricerca di godimento ma ripiega sull'assenza del dolore --> nell'insegna dell'autorkeya e della mediocritas
La modernità: ha travisato il concetto di Carpe Diem decontestualizzandolo e facendolo passare sotto una velata interpretazione romantica e decadente di un piacere cercato ad ogni costo --> il carpe diem risulta banalizzato nelle sue forme più lontane dalla morale epicurea dove nasce