Concetti Chiave
- La commedia Adelphoe di Terenzio esplora i diversi metodi educativi attraverso i personaggi Demea e Micione, rappresentando due stili di vita opposti.
- Demea è severo e conservatore, focalizzato sul lavoro in campagna e sul sacrificio, ma il suo approccio rigido lo allontana dal figlio Ctesifone.
- Micione, più moderno, promuove un'educazione basata sull'amicizia e la comprensione, ma la sua eccessiva permissività rischia di viziare il figlio Eschino.
- La commedia suggerisce che un modello educativo equilibrato dovrebbe combinare autorità e comprensione, evitando sia la rigidità di Demea che la remissività di Micione.
- Micione rappresenta una figura educativa innovativa per l'epoca, enfatizzando il rispetto e la complicità piuttosto che il timore e la punizione.
Questo appunto di Letteratura Latina tratta della commedia Adelphoe di Terenzio (secondo secolo a.C.)
Indice
Adelphoe - Analisi dei personaggi Demea e Micione
La commedia riflette su due diversi metodi di educazione mettendo a confronto gli ideali e gli stili di vita dei fratelli Demea e Micione. Demea è austero e conservatore, dedito al lavoro in campagna, fa tanti sacrifici per guadagnare ma si dimostra intollerante e avaro verso i desideri del figlio Ctesifone. Micione, scapolo, vive agiatamente in città ed ha un rapporto confidenziale e permissivo con Eschino, il figlio maggiore di Demea.
Due modelli educativi estremi
Entrambi i modelli educativi però sono molto estremi: Demea è esageratamente severo e il suo rapporto rigido e distaccato con Ctesifone, basato sulla paura e sugli antichi valori, fanno si che venga odiato. Micione, al contrario, è convinto che sia più efficace basare il rapporto con il figlio sull'amicizia e sulla condiscendenza e perciò esaudisce ogni desiderio di Eschino; è mite e gentile con tutti e per questo è amato. Tuttavia anche troppa remissività può rivelarsi una scelta educativa sbagliata.
Demea tenta di crescere il figlio con i suoi stessi valori morali comportandosi come un freddo padrone nei confronti di Ctesifone che costringe al massacrante lavoro nei campi e a uno stile di vita pieno di privazioni non assecondando mai le sue volontà; così il ragazzo decide di agire di nascosto. Demea ha passato la vita a faticare per accumulare un'eredità per i figli senza sprecare neanche un soldo, ma così facendo ha buttato via la sua vita e ha perso il loro affetto. Nonostante ciò ha agito per amore dei figli e per cercare di garantire loro un futuro ma, a causa dei suoi atteggiamenti duri e inflessibili i ragazzi hanno preferito Micione. È sbagliato e ingiusto che un figlio sia cresciuto tramite minacce e punizioni; un' eccessiva severità, anche se mossa da buoni propositi, porterà solamente all' allontanamento dal genitore.
La modernità di Micione
Nell'antica Roma il padre era considerato un autorità e non un confidente. Micione rappresenta perciò una novità riguardo all'educazione. Egli infatti è convinto che un figlio dovrebbe imparare a comportarsi bene non per paura di un castigo, ma grazie al suo buon senso. Tra lui ed Eschino infatti non c'è timore ma tenerezza e complicità. Micione però, vive con la costante preoccupazione che il figlio adottivo non ricambi il suo amore, quindi gli concede tutto ciò che vuole e lascia correre ogni leggerezza. Il suo sistema educativo è quello che più si avvicina alla pedagogia dei giorni nostri: è giusto avere un rapporto amichevole con i propri figli ma troppa permissività li renderà viziati e irresponsabili e, come ribadisce Demea, l'amore non deriverà da un senso di giustizia e bontà ma solo dall' arrendevolezza e dall' indulgenza.
Il modello educativo idelae
Nonostante i principi discordanti entrambi i genitori amano i due ragazzi e cercano di farli diventare uomini buoni e consapevoli dei propri doveri. Il modello educativo ideale, come emerge sul finale della commedia, sarebbe una una soluzione intermedia tra il pensiero di Demea e quello di Micione: un genitore dovrebbe essere autorevole e non autoritario, capace di guidare i figli nelle loro scelte senza imporre le proprie convinzioni con troppa fermezza ma senza assecondarli indiscriminatamente.
Domande da interrogazione
- Quali sono i due diversi metodi di educazione presenti nella commedia Adelphoe?
- Come viene descritto il personaggio di Demea?
- Qual è il rapporto tra Micione ed Eschino?
- Quali sono i difetti dei due modelli educativi estremi?
- Qual è il modello educativo ideale secondo la commedia?
I due diversi metodi di educazione presenti nella commedia Adelphoe sono rappresentati dai personaggi Demea e Micione.
Demea viene descritto come austero, conservatore, intollerante e avaro verso i desideri del figlio Ctesifone.
Micione ha un rapporto confidenziale e permissivo con Eschino, il figlio maggiore di Demea.
Il difetto del modello educativo di Demea è l'eccessiva severità, basata sulla paura e sugli antichi valori, che porta all'odio del figlio. Il difetto del modello educativo di Micione è la troppa remissività, che può rivelarsi una scelta educativa sbagliata.
Il modello educativo ideale secondo la commedia Adelphoe sarebbe una soluzione intermedia tra il pensiero di Demea e quello di Micione, in cui il genitore è autorevole ma non autoritario, capace di guidare i figli senza imporre le proprie convinzioni con troppa fermezza ma senza assecondarli indiscriminatamente.