Concetti Chiave
- Il servo Crisalo inganna il padrone Nicobùlo con un racconto fantasioso per ottenere l'oro necessario al figlio Mnesfloco.
- La narrazione di Crisalo utilizza pause e interruzioni per mantenere alta la tensione e manipolare Nicobùlo.
- Il tema del servo ingannatore è ricorrente nella commedia ellenistica, spesso utilizzato da Plauto.
- Mnesiloco sospetta che l'amico Pistoclèro lo abbia tradito, ignorando l'equivoco tra le gemelle Bacchide.
- Plauto adatta e amplia liberamente le situazioni del modello greco "Dis exapatòn" di Menandro.
Bacchides
atto II, scena 3
Nel brano che segue il servo Crisalo, per ottenere dal padrone Nicobùlo l’oro che serve al figlio di questi, Mnesfloco, imbastisce con estrema abilità un fantasioso racconto sulla sorte del denaro che padre è Nicobiilo aveva prestato e che aveva mandato a riprendere dal servo e dal figlio. La narrazione del
servo, assolutamente inverosimile, si avvale di una serie di artifici tesi a creare suspence: pause, interruzioni e riprese tengono sulla corda Nicobùlo, che cosi si connota come il vecchio babbeo ansioso e credulone, vittima ideale della beffa.
atto III, scena 6
Mnesiloco crede che l’amico Pistoclèro l’abbia tradito, perché il pedagogo di quest’ultimo gli ha raccontato di averlo visto in atteggiamento amoroso con Bacchide; si tratta in realtà di Bacchide I e noi della sorella gemella Bacchide Il di cui Mnesiloco è innamorato. Mnesiloco non lo può immaginare ed inferocito con Pistoclèro, anche perché gli aveva affidato l’incarico di ritrovare la “sua” amata Bacchide (cioè Bacchide Il). I due giovani si incontrano e all’atteggiamento ostile di Mnesiloco corrisponde quel’ lo amicale di Pistoclèro: l’equivoco arriva però a una soluzione. Questo brano è confrontabile con quello del modello greco, il Dis exapatòn di Menandro, di cui un papiro ha conservato un centinaio di versi, in particolare quelli che descrivono l’incontro fra i due amici-nemici; dal confronto emerge come Plauto ha liberamente riadattato e ampliato le situazioni della commedia greca.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del servo Crisalo nella scena II, atto 3 di Bacchides?
- Come si sviluppa l'equivoco tra Mnesiloco e Pistoclèro nella scena III, atto 6?
- In che modo Plauto ha adattato il modello greco nella sua commedia?
Crisalo, il servo, utilizza un racconto fantasioso e inverosimile per ottenere l'oro dal padrone Nicobùlo, aiutando così il figlio di quest'ultimo, Mnesfloco. La sua narrazione è ricca di artifici per creare suspense, rendendo Nicobùlo una vittima ideale della beffa.
Mnesiloco crede di essere stato tradito da Pistoclèro a causa di un malinteso riguardante Bacchide. In realtà, si tratta di un errore di identità tra Bacchide I e la sorella gemella Bacchide II, di cui Mnesiloco è innamorato. L'equivoco si risolve quando i due amici si confrontano.
Plauto ha riadattato e ampliato le situazioni della commedia greca, in particolare quelle del Dis exapatòn di Menandro, introducendo elementi nuovi e sviluppando ulteriormente le dinamiche tra i personaggi, come si vede nell'incontro tra Mnesiloco e Pistoclèro.