Concetti Chiave
- Mercurio introduce la trama spiegando l'inganno di Giove, che assume le sembianze di Anfitrione per sedurre Alcmene.
- Sosia, schiavo di Anfitrione, viene confuso e picchiato da Mercurio, che ne assume l'aspetto per aiutare Giove nel suo inganno.
- Il ritorno di Anfitrione a casa genera tensione e gelosia, poiché Alcmene non comprende il comportamento del marito.
- La nascita di due gemelli, uno figlio di Anfitrione e l'altro di Giove, risolve il conflitto, con Anfitrione che accetta la situazione.
- Il mito dei gemelli è un tema rassicurante nell'antichità, riflettendo la dualità presente nella cultura romana, come nei fondatori di Roma e nei consoli.
Trama dell'Anfitrione
Anfitrione inizia col lungo prologo, recitato dal dio Mercurio, in cui esso fornisce alcune informazioni di base al pubblico. Egli invita gli spettatori a fare molta attenzione a ciò sta per essere rappresentato, se vogliono che un giorno gli dei li aiutino nell’attività commerciale e che Giove possa continuare a proteggere la Repubblica. Anfitrione e il suo schiavo Sosia sono partiti per la guerra e stanno per ritornare a Tebe. Durante questo tempo, Giove ha un rapporto sessuali con Alcmene, la moglie di Anfitrione ed è doppiamente incinta, Questo avviene con l’inganno, poiché Giove ha assunto le sembianze del marito per cui la donna non si accorge di nulla. In questo stesso momento - aggiunge Mercurio - Giove sta chiedendo che la notte prolunghi il suo corso per poter far durare più a lungo il piacere prima che Anfitrione non rientri il giorno dopo. L’opera di Mercurio consiste nel far guadagnare tempo a Giove, suo padre, ingannando tutti coloro che in qualche si vorrebbero occupare della questione. Per raggiungere questo obiettivo, egli cambia aspetto ed assume l’apparenza di Sosia.Si passa così all’atto 1°. Sosia, stanco di essere schiavo, scende a terra e racconta di essere stato inviato dal padrone per annunciare ad Alcmene la buona notizia della vittoria. Sulla scena, Sosia improvvisa il discorso che farà sullo svolgimento della battaglia a cui, confessa, di non aver partecipato personalmente ma di essere rimasto nascosto tutto il tempo. Mercurio, sosia di Sosia si fa allora avanti e, da codardo, non fa altro che tremare nell’oscurità. Segue tutta una serie di quiproquo, poiché Mercurio rifiuta di riconoscere a Sosia la sua vera identità o almeno come sosia. Tutte le volte che lo schiavo sostiene di essere Sosia, Mercurio lo prende a bastonate Alla fine, egli ottiene una tregua per porre delle domande a Mercurio e provare così che non è Sosia. Le domande vertono sui particolari della battaglia che però Mercurio conosce molto bene: addirittura sa anche dove si era nascosto Sosia e quale fosse il vino con cui si era ubriacato. Effettivamente. Sosia e Mercurio si assomigliano anche fisicamente, come due gocce d’acqua; dopo aver riconosciuto di non essere il vero Sosia, lo schiavo rinuncia ad andare a trovare Alcmene e viene cacciato lontano dalla casa del padrone, completamente confuso di essere stato picchiato da se stesso.
Nella scena seguente, Mercurio racconta al pubblico come sono andate veramente le cose e quale sarà l’esito della vicenda. Sosia, ritorna sulla nave per raccontare l’accaduto al suo padrone. L’indomani, Anfitrione parte per tornare a casa, infastidito dalla stupida storia raccontàtagli dallo schiavo. Giove se ne va soltanto qualche istante prima dell’arrivo di Anfitrione, dicendo che deve assolutamente partire perché si è assentato segretamente dall’esercito. Quando Alcmena vede il marito, non capisce perché egli abbia deciso di rientrare, visto che aveva l’urgente necessità di andarsene. Anfitrione non apprezza questa strana accoglienza, nonostante sia stato assente per tanti mesi; la confusione mentale iniziale si trasforma, prima in collera e poi in gelosia, dopo aver saputo che la donna ha avuto un rapporto sessuale con uomo diverso dal marito. Dopo una lunga disputa, Alcmena è pronta ad abbandonare il marito diffidente, ma Giove la blocca nel suo intento. Comincia a sistemare la situazione e, a seguito di un evento miracoloso, Alcmena dà alla luce due gemelli: uno è figlio di Anfitrione, l’altro è Ercole, figlio di Giove. Per calmare l’ira di Anfitrione, Giove gli spiega tutto quello che ha fatto e allora, Anfitrione si ritiene onorato di aver condiviso la moglie con una divinità.
Il mito dei gemelli
Questa commedia di Plauto riflette il gusto, nell’Antichità, per il mito dei gemelli, considerato rassicurante. Infatti per alcuni studiosi, i Romani erano affascinati dal numero 2 e quindi dai gemelli: due erano stati i fondatori leggendari di Roma, due uomini, entrambi chiamati Scipione, avevano finalmente potuto impadronirsi di Cartagine, il potere era condiviso da due consoli. Inoltre la città di Roma comprendeva l’Urbs e l’Orbis terrarum., cioè la città in se stessa e tutto il mondo allora abitato. Nell’opera di Plauto, il mito ricompare, ma sotto forma ludica, quando gli eroi giurano sulla testa di Castore e Polluce, figli gemelli di Giove e di Tindaro. Il mito dei gemelli che riportava ai tempi arcaici, rivestiva, pertanto, una funzione rassicurante.Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo di Mercurio nella trama dell'Anfitrione?
- Come reagisce Anfitrione quando scopre il tradimento di Alcmena?
- Qual è l'importanza del mito dei gemelli nella commedia di Plauto?
- Come viene rappresentato il personaggio di Sosia nella commedia?
- Qual è l'esito finale della vicenda tra Anfitrione e Alcmena?
Mercurio ha il compito di guadagnare tempo per Giove, ingannando chiunque si occupi della questione, assumendo l'apparenza di Sosia e creando confusione.
Anfitrione inizialmente è confuso, poi si arrabbia e diventa geloso dopo aver saputo del rapporto di Alcmena con un altro uomo, ma alla fine si sente onorato quando Giove gli spiega la situazione.
Il mito dei gemelli è rassicurante e riflette il fascino dei Romani per il numero 2, come dimostrato dai fondatori di Roma e dai consoli, e appare in modo ludico nella commedia.
Sosia è rappresentato come uno schiavo stanco e codardo, che viene ingannato da Mercurio e finisce per essere confuso e picchiato da quello che crede essere se stesso.
Alla fine, Alcmena dà alla luce due gemelli, uno figlio di Anfitrione e l'altro, Ercole, figlio di Giove, e Anfitrione accetta la situazione dopo le spiegazioni di Giove.