Concetti Chiave
- Il latino era originariamente parlato dai Latini, un popolo di contadini del Latium.
- La fondazione di Roma nel 753 a.C. avvenne in un contesto linguistico variegato in Italia.
- I Latini crearono un'unità politico-culturale basata su culto, lingua e amministrazione comuni.
- L'espansione dell'Impero Romano portò il latino a diventare la lingua ufficiale di vasti territori.
- Per secoli, il latino fu parlato in tutto il Mediterraneo e nelle aree sotto il dominio romano.
Nascita ed evoluzione del latino
La lingua latina era parlata inizialmente da un piccolo popolo di contadini, i Latini, che abitavano l'antico Latium (Lazio).
Quando i Latini fondarono Roma, secondo la tradizione il 21 aprile del 753 a.C., le lingue parlate in Italia erano numerose e varie: nell'Etruria si parlava l'etrusco, nella Gallia Cisalpina (l'odierna Pianura Padana) si parlava il celtico e nel resto dell'Italia si parlavano vari dialetti italici, tra i quali l'osco a sud e l'umbro e il piceno al centro.
I Latini, fondata Roma, riuscirono ben presto a imporsi su tutte le altre popolazioni dell'Italia, creando un'unità politico- culturale che si basava sull'identità di culto e di lingua e su una comune organizzazione amministrativa. Successivamente, essi estesero il loro dominio anche oltre i confini dell'Italia, dando vita a un potente impero che, nel periodo della sua massima espansione (II secolo d.C.), comprendeva gran parte dell'Europa e dei Paesi affacciati sul Mediterraneo. Via via che annettevano nuovi territori, i Romani imponevano a essi la propria lingua, il latino, che divenne così la lingua ufficiale di tutto l’Impero. Per secoli dunque il latino fu la lingua parlata non solo in Italia, ma in tutto il bacino del Mediterraneo e in tutte le aree che erano sotto l'influenza e il dominio dell'Impero Romano.