Concetti Chiave
- Quinto Ennio, noto come il padre della letteratura latina, introduce l'esametro greco e ottiene la cittadinanza romana grazie alla sua influenza a Roma.
- Gli Annales, opera epica in diciotto libri, combinano tradizione omerica e cronologia romana, esaltando la gloria individualistica di Roma.
- Ennio adotta uno stile solenne negli Annales, unendo termini latini a espressioni greche e utilizzando figure di suono per la memorizzazione.
- Oltre agli Annales, Ennio si distingue nelle tragedie, componendo opere come Ambracia e Aechmalotis, che sfruttano figure di suono per effetti emotivi.
- Tra le opere minori di Ennio, si trovano l'Euhemerus, l'Epicharmus e le satire, che esplorano temi religiosi e autobiografici con un linguaggio ricco di proverbi.
Quinto Ennio - vita e opere
Ennio è il primo autore a utilizzare l'esametro greco, ed è pertanto considerato il padre della letteratura latina.
Quinto Ennio è originario di Rudiae, nei pressi di Taranto, e vi nasce nel 239 a.C.
Partecipa alla seconda guerra punica e arriva a Roma nel 204 a.C. condotto da Catone, che apprezza le sue doti.
Arrivato a Roma, Ennio entra in contatto con molti personaggi influenti del circolo scipionico, tra cui Scipione l’Africano, a cui dedica un poemetto celebrativo chiamato Scipio.
Gli Annales
La sua opera più importante è un poema epico chiamato Annales, formato da diciotto libri e diviso in tre esadi. Il titolo dell’opera si rifà sia all’attività dei pontefici di riportare negli Annales Maximi gli eventi salienti di un anno (ed è quindi evidente la fedeltà alla cronologia), sia alle prime opere storiografiche.
All’interno degli Annales Ennio si avvicina alla tradizione omerica abbandonando il saturnio romano e adottando l’esametro greco, anche se si tratta di un poema epico di argomento romano. Inoltre, sostituisce le Camene, divinità romane, con le Muse greche.
L’autore si impegna nella continuazione della tradizione omerica in quanto ritiene di aver visto Omero in sogno che gli spiega la teoria della trasmigrazione delle anime e che presenta Ennio come un Omero redivivo, incaricato di continuare la tradizione.
Nella prima esade è contenuta la narrazione della caduta di Troia e l’approdo dell’eroe troiano Enea sulle coste laziali. Nella seconda c’è la storia della monarchia romana seguita poi dalla terza esade, in cui ci sono le vicissitudini dell’età repubblicana ed espansionistica romana.
Nonostante non si possa ricostruire con estrema fedeltà la struttura degli Annales, sappiamo che Ennio utilizza uno stile solenne, caratterizzato dal connubio di termini decisamente latini ed espressioni greche. Come Omero, inoltre, si serve di figure di suono e formule da lui ideate per favorire la memorizzazione.
Ma, oltre che per avere notizie sullo stile dell’opera, gli Annales ci forniscono un quadro chiaro in merito alla celebrazione della gloria romana concepita in senso individualistico e incentrata sull’esaltazione dei valori del singolo.
Le tragedie
La produzione di poemi epici non è l’unico campo in cui Ennio eccelle. Egli è attivo anche nell’ambito della tragedia, infatti compone due praetextae (commedie romane di ambientazione greca): l’Ambracia (dedicata a Marco Fulvio Nobiliore) e l'aechmalotis. Entrambe presentano figure di suono per ottenere effetti patetici.
Le opere minori
Tra le opere minori tradizionalmente attribuite all’autore ci sono: l’Euhemerus, un’opera in prosa in cui alle divinità vengono attribuite caratteristiche antropiche; l’Epicharmus, un poema a tema religioso; le le satire, opere caratterizzate da giri di parole, proverbi e rimandi autobiografici.
Domande da interrogazione
- Chi è Quinto Ennio e quale contributo ha dato alla letteratura latina?
- Qual è l'opera più importante di Ennio e quali sono le sue caratteristiche principali?
- In quali altri generi letterari si è cimentato Ennio oltre ai poemi epici?
- Quali temi e stili caratterizzano le opere minori di Ennio?
Quinto Ennio è considerato il padre della letteratura latina per essere il primo autore a utilizzare l'esametro greco. Nato a Rudiae nel 239 a.C., ha partecipato alla seconda guerra punica e ha ottenuto la cittadinanza romana nel 184 a.C.
L'opera più importante di Ennio è il poema epico "Annales", composto da diciotto libri. Si avvicina alla tradizione omerica utilizzando l'esametro greco e sostituendo le Camene con le Muse greche, celebrando la gloria romana in senso individualistico.
Oltre ai poemi epici, Ennio ha composto tragedie, tra cui due praetextae: l'Ambracia e l'aechmalotis. Ha anche scritto opere minori come l'Euhemerus, l'Epicharmus e le satire.
Le opere minori di Ennio, come l'Euhemerus e l'Epicharmus, trattano temi religiosi e attribuiscono caratteristiche antropiche alle divinità. Le satire sono caratterizzate da giri di parole, proverbi e rimandi autobiografici.