Alessia.pi
Erectus
1 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • La letteratura romana nasce come imitazione di quella greca attraverso un processo di acculturazione.
  • Nel III secolo a.C., Roma inizia a espandersi nell'Italia meridionale, intensificando i contatti con il mondo greco.
  • Dopo la conquista dell'Italia meridionale, Roma accoglie numerosi prigionieri e emigranti greci, inclusi artisti e insegnanti.
  • L'aristocrazia romana adotta l'educazione greca per i bambini tramite precettori privati e scuole specializzate.
  • Livio Andronico, uno schiavo affrancato, è considerato il primo grammatico e inizia la letteratura latina con una fabula nel 240 a.C.

Riassunto sull'ellenizzazione della cultura romana

A Roma la letteratura nasce come imitazione di quella greca, questo è spiegabile con un processo di acculturazione; quindi la civiltà romana, essendo venuta in contatto con quella greca, più matura e raffinata, importa alcuni prodotti culturali, assimilandoli e facendoli propri.

Verso la metà del III secolo a.C. a Roma si verifica l'inizio dell'espansione nei territori dell’Italia meridionale, intrattenendo sempre più frequentemente relazioni con il mondo greco.

Dopo l’effettiva conquista dell’Italia meridionale Roma inizia a riempirsi di prigionieri di guerra o emigranti di origine greca; tra di loro ci sono artisti e letterati, ma prevalentemente insegnanti di lingua e letteratura;
infatti, nell’aristocrazia si sviluppa l’abitudine di far imparare il greco ai bambini in due modi: o attraverso precettori privati o nelle apposite scholae, "scuole".

Livio Andronico, uno schiavo affrancato di origini tarantine, è considerato il primo “grammatico” (ovvero insegnante di scuola superiore, studioso e professore sia di lingua che di letteratura).

Egli dà il via alla letteratura latina scrivendo nel 240 a.C una fabula (opera teatrale di un autore greco resa e tradotta con le opportune variazioni in lingua latina).

Domande e risposte