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Concetti Chiave

  • "Il romanzo di Tristano e Isotta" è un'opera di Joseph Bèdier, pubblicata nel 1900, che combina elementi delle storie francesi e dell'opera di Wagner.
  • La storia segue Tristano, un nobile cresciuto alla corte di Re Marco, e il suo scontro con il fratello del Re d'Irlanda, Moroldo.
  • Tristano e Isotta si innamorano a causa di una pozione amorosa scambiata per vino, portando a una relazione segreta e complessa.
  • Nonostante le difficoltà e le accuse di tradimento, Tristano e Isotta riescono a mantenere il loro amore, affrontando esili, intrighi e pericoli mortali.
  • Il finale tragico vede la morte di entrambi gli amanti, che vengono sepolti insieme, uniti da un nocciolo che germoglia dalle loro tombe.

Indice

  1. Il romanzo di Tristano e Isotta
  2. Trama

Il romanzo di Tristano e Isotta

“Il romanzo di Tristano e Isotta” fa parte della serie di romanzi bretoni del medioevo riguardante la leggenda di Tristano e Isotta. E’ stato scritto dallo scrittore francese Joseph Bèdier. L’opera è stata pubblicata nel 1900 e deriva dall’unione di elementi che derivano da storie francesi e anche dall’opera scritta da Richard Wagner.

Trama

Viene narrato la storia di Tristano, un nobile edere che ha perso il trono della Bretagna cresciuto in Cornovaglia all’interno della corte di Re Marco, suo zio materno.

Egli è un uomo valoroso, amante anche della musica ma non è visto di buon occhio da alcuni baroni per la sua figura, non è considerato un erede del Re Marco. La Cornovaglia è contesa anche dal Re d’Irlanda: c’è la figura del fratello Moroldo il quale chiede tributi, libri di cuoio, argento e anche minaccia di rapire 300 fanciulli e 300 fanciulle. A questo punto Re Marco è irritato da questa situazione ma non riesce ad avere nessun aiuto dai suoi baroni. D’un tratto arriva Tristano che riesce a convincere Moroldo per uno scontro finale nell’isola. E’ una battaglia complicata ma Tristano riesce a sconfiggere Moroldo e ritorna al castello però con i segni derivanti dallo scontro, peggiorata dalla velenosa spada del nemico. In base alla tradizione celtica, l’unica soluzione è lasciare Tristano in balia delle acque del mare. Per questo motivo viene posto su una zattera e spunto il più lontano possibile. La zattera arriva sulla riva dell’Irlanda e viene aiutato quasi per miracolo da una stupenda fanciulla. Si tratta della figlia del Re, dal nome Isotta e dai capelli biondi. Tra i due ragazzi, già dall’inizio, c’è complicità. Passati circa 40 giorni, Tristano ormai guarito ritorna in Cornovaglia per evitare di essere individuato dagli irlandesi. Nello stesso momento, Isotta viene informata della morte di suo zio e così decide di architettare una vendetta. Quando Tristano ritorna in Cornovaglia, per tutti i baroni è uno stupore ma non cambiano la loro idea così, per evitare che Tristano diventasse re, cercano di convincere il Re marco a sposarsi per dalle alla luce un erede naturale. Sempre secondo tradizioni celtiche, se il re in carica non era sposato e non aveva avuto figli, il trono passava al figlio della sorella. Ma tutto ciò suscitava malumori. Alla fine Re marco accetta la proposta dei baroni ovvero quella di sposarsi per avere un erede. Ma Re marco vuole sposare unicamente la fanciulla che possiede il ricciolo d'oro che una rondine aveva portato fino al suo castello: si trattava della principessa d’Irlanda. Quel matrimonio avrebbe posto la fine a tutti i dispiaceri dei baroni e quindi portato la pace. Nel frattempo Tristano viene a sapere che esiste un editto reale che dice che qualunque persona che fosse riuscito a sconfiggere un drago che intimidiva la città avrebbe potuto prendere in moglie la principessa Isotta. Così Tristano riesce ad uccidere il drago privandolo della sua lingua ma il veleno presente gli fa perdere i sensi. In quel momento, un pretendente di Isotta chiamato Aghingherrano il Rosso, ne approfitta per prendersi il merito di quella vittoria e decide di portare la testa del drago a palazzo ma non viene creduto dal re.

Tristano e Isotta

Isotta, intanto, cerca di capire chi ha veramente ucciso il drago e trova Tristano in fin di vita. Mediante alcune cure specifiche, Isotta riesce a guarire Tristano per la seconda volta e gli prepara un bagno per riprendersi. In questo momento, durante la pulizia della spada , la fanciulla scopre che quella era la spada utilizzata durante lo scontro con Moroldo. Come una furia decide di uccidere Tristano ma lui scaltro, riesce con le parole a convincerla dicendole di essere innamorato di lei. Prima di partire, La regina Madre da a Bragenia una pozione amorosa che berrà Isotta e si innamorerà dello sposo. Ma i due giovani, Tristano ed Isotta scambiano la pozione per vino e si innamorano follemente l’uno dell’altro consumando il loro amore. Così Brangenia sostituisce Isotta per la prima notte di nozze con il re. I due giovani continuano ad amarsi anche segretamente ma Brangenia sa tutto; i baroni notano tutto ciò e vogliono esiliare Tristano. Il re Marco lo caccia. Ma i due continuano a vedersi di nascosto ma vengono spiati da un nano che conosce la magia. Così una sera il nano cerca in qualche modo di Far vedere al Re marco che i due ragazzi si incontrano segretamente. Ma Tristano vede che lo stavano spiando e cerca di sviare il motivo del loro incontro basandolo sul perché il Re l’ha cacciato ed Isotta regge il gioco. A questo punto il Re nota che non c’è stato nessun tradimento e riammette Tristano all’interno della corte. Così il nano viene condannato per avere testimoniato il falso, ma i baroni lo richiamano per dimostrare ancora una volta il tradimento ed in questo caso anche il re vuole essere presente. Tristano ed Isotta vengono visti e condannati al rogo. Ma Tristano decide di buttarsi da una cappella, riuscendo a scappare. Mentre Isotta viene aiutata da un gruppo di lebbrosi che riescono a far capire che la regina ha bisogno di una morte più lenta e sofferta. E la portano via con loro. Tristano nel frattempo riesce ad incontrare la fanciulla insieme ai lebbrosi, grazie all’aiuto di Gorvenale. Riesce a rapirla e scappano in una foresta dove vivono per molto tempo in modo selvaggio. Ma dopo un po' di tempo vengono scoperti e il re viene informato, il quale si reca nella foresta ma li trova addormentati ma separati dalla spada di Tristano. Così questo gesto viene visto come un gesto di castità e li scusa e lascia alcune cose per far capire della sua visita. I due si rendono conto di ciò che è successo e alla fine capiscono che non possono vivere in una foresta per l’eternità e così Isotta ritorna a corte. Isotta, dopo diversi tentativi, riesce a ritornare a corte ma i baroni non sono ancora convinti della fedeltà della fanciulla nei confronti del re. Così, architetta un piano insieme a Tristano e riesce a giurare davanti al re. Tristano decide di andare in Bretagna ma in caso di necessità, entrambi erano pronti aiutare l’altro.
Nel frattempo Tristano conosce Caerdino di cui ne diventa amico e gli va in soccorso durante un battaglia. Per sdebitarsi, l’amico gli concede la sorella chiamata Isotta dalle bianche mani. L’uomo accetta per evitare problemi ma non consuma il matrimonio per rispetto di Isotta la bionda. Ma la nuova fanciulla non accetta il gesto e lo comunica al fratello. In seguito Tristano ha voglia di rivedere la sua Isotta e fingendosi pazzo va a Tintagel. A causa di una imboscata viene ferito, sta per morire. Ma decide di chiedere a Caerdino di portargli Isotta la Bionda per salvarlo nuovamente. Così se Isotta avesse accettato, Caerdino avrebbe dovuto mostrare una bandiera bianca, altrimenti nera. La fanciulla accetta e si dirige verso la Bretagna. Tristano molto debole cerca di vedere il colore della vela all’orizzonte. In tutto ciò, Isotta dalle bianche mani, gelosa di tutta questa situazione, dice a Tristano che la vela è nera e così lui muore. Isotta dai biondi capelli, non appena arriva da lui vede che ormai è troppo tardi e gli muore vicino. Così, per volontà del re, i due giovani vengono seppelliti in Cornovaglia. Dal monumento di Tristano riesce a germogliare un nocciolo che riesce ad ingrandirsi fino alla tomba di Isotta.

A cura di Anny.

per approfondimenti vedi anche:
Analisi della trama di Tristano e Isotta

Domande da interrogazione

  1. Chi è l'autore del romanzo "Il romanzo di Tristano e Isotta"?
  2. L'autore del romanzo è lo scrittore francese Joseph Bèdier.

  3. Qual è il contesto storico e culturale del romanzo?
  4. Il romanzo fa parte della serie di romanzi bretoni del medioevo e combina elementi di storie francesi e dell'opera di Richard Wagner.

  5. Qual è il ruolo di Tristano nella corte di Re Marco?
  6. Tristano è un nobile ed erede che ha perso il trono della Bretagna e vive nella corte di Re Marco, suo zio materno, ma non è ben visto dai baroni.

  7. Come si sviluppa la relazione tra Tristano e Isotta?
  8. La relazione tra Tristano e Isotta inizia con complicità e si intensifica dopo che bevono accidentalmente una pozione amorosa, portandoli a innamorarsi follemente.

  9. Qual è il destino finale di Tristano e Isotta?
  10. Tristano muore credendo che Isotta non sia venuta a salvarlo, e Isotta muore accanto a lui. Entrambi vengono seppelliti in Cornovaglia, e un nocciolo cresce tra le loro tombe.

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