Pound, Ezra – Pesa il tragico sogno

Pound, Ezra – Pesa il tragico sogno

“Pesa il tragico sogno” è un componimento di versi liberi appartenente alla raccolta “Cantos”, in particolare della sezione Canti pisani, è stato dunque scritto nel periodo in cui il poeta si trovava imprigionato a Pisa dopo esser stato catturato da alcuni partigiani. Il tema principale è quello della realtà che lui si trova davanti agli occhi, un incubo che si concretizza nei suoi aspetti più terribili e cupi, e che porta l’autore alla consapevolezza di un mondo distrutto dalla guerra, ma in cui lui trova comunque la fiducia di un futuro migliore, che cerca di riportare agli occhi del lettore con alcune immagini ricavate principalmente dal mondo del mito. Il testo si apre con alcuni versi dedicati alla figura di Mussolini, in particolare alla sua morte e l’esposizione del suo cadavere in piazzale Loreto a Milano, Pound vive questo momento storico come un dolore quasi privato e personale, lui credeva infatti nel fascismo in quanto lo interpretava come la via per ritrovare una società ordinata e libera dall’usura. Il mito si riscontra in particolare nel parallelismo che lui attua con la figura di Ulisse, il quale era stato in grado di riemergere dal regno dei morti dopo un soggiorno a dir poco traumatico, il poeta vuole quindi far intendere la sua vicinanza a questo personaggio a causa della somiglianza del loro viaggio si risalita, di purificazione.

Questa nuova nascita si concretizza per Pound però anche con un ritorno della tradizione e dei valori del passato, che vengono esplicitati nell’immagine di città mitiche come Ecbatana, che hanno vissuto una grave distruzione interna ma da cui sono riusciti ad emergere nuovamente e affida proprio alla poesia il ruolo di mediatore di questa rinascita e lo fa estendendo questo compito a livello internazionale, questo spiega dunque di conseguenza anche l’inserimento di parole di altre lingue nel testo. In realtà tutta la raccolta presenta come tema fondamentale quello della rinascita, proprio perché riflette il momento storico e personale che Pound stava vivendo, egli si presenta dunque al lettore come un uomo che ha sofferto gli orrori della guerra ma che ora ha trovato la forza di riemergere. Questa ispirazione personale proviene probabilmente anche dall’inserimento di diverse figure eroiche che sembrano motivarlo, oltre ad Ulisse emerge ad esempio Sigismondo Malatesta, colui che commissionò il tempio Malestriano e che, come cerca di fare Pound, unì politica e arte nella maniera migliore possibile.