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Concetti Chiave

  • Tom Jones, il protagonista, è descritto come un personaggio vivace e ribelle ma fondamentalmente buono, il cui carattere si sviluppa in un contesto di contrasti sociali e morali.
  • Il romanzo di Fielding è una galleria di tipologie umane, più che di individui realistici, riflettendo l'interesse dell'autore per i costumi sociali dell'epoca.
  • Fielding si discosta dalle forme narrative contemporanee come la "pseudo-autobiografia" e il romanzo epistolare, scegliendo di rendere evidenti i meccanismi della finzione narrativa.
  • Il narratore esterno onnisciente instaura un rapporto di complicità e simpatia con il lettore, spesso interagendo direttamente con esso attraverso l'ironia e il commento.
  • L'uso di un tono informale e erudito da parte del narratore contribuisce a creare un legame tra autore e lettore, coinvolgendolo attivamente nella narrazione.

Indice

  1. Carattere di Tom
  2. Personaggi di Fielding
  3. Narrativa di Fielding
  4. Relazione narratore-lettore

Carattere di Tom

All'altezza dell'episodio riportato nel brano, Tom ha quattordici anni. Gli aspetti caratteriali che emergono dal racconto sono tratti psicologici che si confermeranno nel prosieguo del romanzo. Tom è vivace, irrequieto, piuttosto ribelle, ma sostanzialmente buono e generoso. Le azioni del personaggio vengono ripercorse sullo sfondo del contrasto tra ciò che egli effettivamente è e quanto invece pensa di lui la gente. L'educazione di Tom è stata affidata dal signor Allworthy al reverendo Thwackum: ma se il primo è persona intelligente e di buon cuore, il secondo è spesso inutilmente severo e di mente ristretta. Inoltre i metodi educativi del precettore (che prevedono, come allora era normale, anche le punizioni fisiche, tra cui persino le frustate) sono ben poco adatti a convincere Tom ad accettare le regole a cui si vorrebbe che egli si uniformasse. Fortunatamente, però, Allworthy sa comprendere Tom e apprezza i lati positivi del suo carattere.

Personaggi di Fielding

I personaggi di Fielding non sono mai interamente realistici, come egli stesso dichiara a un certo punto nel romanzo: «lo non descrivo uomini, bensì costumi; non un individuo, ma una categoria». In effetti la caratterizzazione del protagonista e degli altri personaggi del libro rivela questo interesse dello scrittore per i «costumi», tanto che il suo romanzo offre una vivida galleria di tipologie umane di diversa estrazione sociale, che però interagiscono tutte

nell'arena della vita.

Tom, per esempio, si definisce a poco a poco come un personaggio decisamente anti eroico ma di indole buona; la sua vita non è in senso stretto virtuosa, eppure il suo animo è generoso. Scrive di lui l'autore: «Non si comporta sempre bene, eppure non fa mai altrimenti senza provare sentimenti e senza soffrirne». Il "sentimento" e la "sofferenza" sono i concetti-chiave per spiegare la visione che Fielding ha della natura umana. Tom rappresenta un tipo di protagonista decisamente nuovo, la cui vita come leggiamo, sempre nel romanzo «era una continua lotta tra il senso dell'onore e le inclinazioni naturali».

Narrativa di Fielding

Fielding cominciò a scrivere romanzi quando le due forme più popolari di narrativa erano la

"pseudo-autobiografia" alla Defoe e il romanzo epistolare alla Richardson. Entrambe presentavano il vantaggio di offrire racconti indistinguibili dalla realtà, quanto meno agli occhi di un lettore inesperto. Tali forme narrative erano particolarmente apprezzate da quella middle class puritana a cui apparteneva la maggior parte dei lettori (giacché il puritanesimo condannava la finzione come una forma di menzogna). Fielding non apparteneva alla classe media e non era puritano, ed è probabilmente per questo che non si fa scrupoli a presentare la sua opera come frutto di invenzione, a svelare apertamente, cioè, i meccanismi del "patto narrativo".

Relazione narratore-lettore

Nel brano riportato, come in tutto il romanzo, Fielding stabilisce una relazione complessa tra la voce del narratore, i personaggi e il lettore. Diversamente che nel Robinson Crusoe di Defoe (in cui l'impressione di verità era affidata a un protagonista che narrava in prima persona), qui la voce che racconta è quella di un narratore esterno onnisciente, che sa sempre dove si trovano i suoi personaggi, che cosa fanno, pensano, temono o sperano, ma anche dove saranno e che cosa faranno in futuro.

Il narratore manifesta nei confronti dei personaggi sentimenti di simpatia e stabilisce con il lettore un atteggiamento di complicità: il suo tono è quello di una persona erudita che chiacchieri informalmente con i suoi simili. Tale narratore è chiaramente vicino all'autore. In altre parole, Fielding non cerca di scomparire dal processo narrativo. Spesso, infatti, si rivolge direttamente al lettore o, come si dice con termine tecnico, al narratario (vale a dire al "lettore implicito" che lo scrittore postula per il suo romanzo), accordandosi ai suoi gusti, suggerendogli gli atteggiamenti e i giudizi da assumere in merito a quanto accade sulla scena, commentando quanto accade, offrendo spiegazioni che non sempre riguardano da vicino i fatti raccontati. Ciò accade anche nei brevi sommari posti all'inizio di ogni capitolo, nei quali il lettore viene spesso chiamato esplicitamente in causa. Si crea così un senso di complicità tra autore e lettore, anche attraverso il frequente ricorso alla modalità retorica dell'ironia. Si veda per esempio, nella sequenza dell'interrogatorio di Tom da parte del signor Allworthy, l'uso insistito di termini tratti dal linguaggio giuridico: un lessico solenne a proposito di una marachella infantile sortisce un effetto, appunto, ironico.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i tratti caratteriali di Tom Jones che emergono nel romanzo?
  2. Tom Jones è descritto come vivace, irrequieto, ribelle, ma fondamentalmente buono e generoso. Questi tratti si confermano nel corso del romanzo.

  3. Come viene rappresentata l'educazione di Tom nel romanzo?
  4. L'educazione di Tom è affidata al reverendo Thwackum, che è severo e di mente ristretta, con metodi educativi inadeguati, mentre il signor Allworthy, che è di buon cuore, comprende e apprezza Tom.

  5. In che modo Fielding caratterizza i suoi personaggi nel romanzo?
  6. Fielding non descrive individui realistici, ma piuttosto "costumi" o categorie umane, offrendo una galleria di tipologie umane che interagiscono nell'arena della vita.

  7. Qual è la visione di Fielding sulla natura umana attraverso il personaggio di Tom?
  8. Fielding vede la natura umana come una lotta tra il senso dell'onore e le inclinazioni naturali, con Tom che, pur non essendo sempre virtuoso, è generoso e prova sentimenti e sofferenza.

  9. Come si relaziona il narratore con il lettore nel romanzo di Fielding?
  10. Il narratore stabilisce una complicità con il lettore, usando un tono erudito e informale, spesso rivolgendosi direttamente al lettore e utilizzando l'ironia per creare un legame.

Domande e risposte

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