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Concetti Chiave

  • La consapevolezza delle difficoltà tra Romeo e Giulietta emerge fin dall'inizio, con i due amanti coscienti delle tensioni familiari che ostacolano il loro amore.
  • L'oscurità simbolica nel dramma offre protezione e nasconde certi aspetti della scena, permettendo ai protagonisti di esprimere sentimenti nascosti.
  • L'artificio scenico consente l'accesso diretto all'interiorità dei personaggi, accelerando la trama e mostrando il contrasto tra amore sincero e norme sociali.
  • Il linguaggio figurato tra Romeo e Giulietta è ricco di immagini poetiche, attingendo alla tradizione lirica dallo Stilnovo al Petrarchismo, con metafore iperboliche e immaginifiche.
  • Shakespeare sfrutta il linguaggio d'amore stereotipato, divertendosi a spingerne i limiti espressivi e integrandolo nel contesto teatrale della sua opera.

Indice

  1. Romeo e Giulietta: Linguaggio degli Innamorati. La consapevolezza delle difficoltà
  2. Il significato simbolico dell'oscurità
  3. L'artificio scenico e l'accesso all'interiorità
  4. Il linguaggio figurato degli amanti

Romeo e Giulietta: Linguaggio degli Innamorati. La consapevolezza delle difficoltà

La coscienza delle difficoltà dovute all'inimicizia che divide le rispettive famiglie è presente in qualche modo quasi fin dall'inizio nelle menti dei due innamorati. La preoccupazione principale che viene poi anche espressa da Giulietta nel suo monologo è raccolta dalla figura e dal personaggio di Romeo, che, dichiarandosi devoto alla fanciulla, afferma di essere disposto a rinunciare, per lei, ai legami con la propria stirpe.

Il significato simbolico dell'oscurità

L'oscurità che avvolge i due amanti ha un duplice, ovvero un doppio significato prevalentemente di natura simbolica: protegge Romeo dai parenti della giovane e cela ai due stessi protagonisti parte di quanto avviene sulla scena (per esempio il rossore di Giulietta). A nascondere la presenza dei due giovani l'uno all'altra, però, è soprattutto lo stratagemma teatrale in base al quale la scena si apre con un monologo di Romeo, che, contemplando la bellezza di Giulietta, la elogia con parole per lo più appassionate pronunciate tra sé e sé, senza che la ragazza senta in nessun modo quanto egli va dicendo; al monologo di Romeo corrisponde allo stesso tempo quello di Giulietta, immediatamente dopo, pronunciato prima di scorgere lo spasimante nascosto tra i cespugli sotto il balcone.

L'artificio scenico e l'accesso all'interiorità

Quest'artificio scenico è un mezzo attraverso il quale lo spettatore ha diretto accesso all'interiorità dei personaggi; ma permette anche all'autore di velocizzare il procedere della vicenda, accelerando il precipitare degli accadimenti: se avesse saputo della presenza di Romeo, Giulietta non avrebbe manifestato così apertamente il suo amore, tanto che in seguito appare turbata, perché l'atteggiamento conveniente di una giovane di buona famiglia dovrebbe essere improntato a quella che potrebbe essere una maggiore riservatezza e ritrosia, prevedendo così in questo modo un lungo corteggiamento prima dell'aperta manifestazione di quelli che sarebbero tutti i sentimenti.

Il linguaggio figurato degli amanti

Il dialogo tra i due amanti è caratterizzato da un linguaggio fortemente figurato ed è intessuto di immagini poetiche tratte da una lunga tradizione lirica, che va dallo Stilnovo al Petrarchismo. Ciò è evidente soprattutto (ma non solo) nelle battute di Romeo: Giulietta è il sole (v. 4); i suoi occhi parlano (v. 14) e sono paragonati a due stelle tra le più lucenti del cielo (v. 16); ancora, la donna è assimilata a un angelo (un alato messaggero del cielo, v. 31), ma il suo sguardo è capace di uccidere (c'è pericolo maggiore nel tuo sguardo / che in venti delle loro spade, vv. 77-78). Si tratta di uno stile immaginifico e iperbolico, molto stereotipato, ai limiti della leziosità: è come se Shakespeare si divertisse a riprendere e rielaborare, variandolo e portandolo alle estreme possibilità espressive che egli poteva avere nel corso dell'opera sua, il vasto repertorio della lirica d'amore che è stata poi a lui precedente, fondendone alcune tessere nel proprio testo teatrale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la consapevolezza principale di Romeo e Giulietta riguardo alle loro difficoltà?
  2. Fin dall'inizio, Romeo e Giulietta sono consapevoli delle difficoltà derivanti dall'inimicizia tra le loro famiglie. Giulietta esprime questa preoccupazione nel suo monologo, mentre Romeo si dichiara disposto a rinunciare ai legami familiari per amore di Giulietta.

  3. Qual è il significato simbolico dell'oscurità nella storia di Romeo e Giulietta?
  4. L'oscurità ha un duplice significato simbolico: protegge Romeo dai parenti di Giulietta e nasconde ai protagonisti parte di ciò che accade sulla scena, come il rossore di Giulietta. Inoltre, l'oscurità è utilizzata come stratagemma teatrale per rivelare l'interiorità dei personaggi.

  5. Come l'artificio scenico contribuisce alla narrazione di Romeo e Giulietta?
  6. L'artificio scenico permette allo spettatore di accedere direttamente all'interiorità dei personaggi e accelera il corso degli eventi. Se Giulietta avesse saputo della presenza di Romeo, non avrebbe manifestato apertamente il suo amore, il che avrebbe richiesto un lungo corteggiamento.

  7. In che modo il linguaggio figurato caratterizza il dialogo tra Romeo e Giulietta?
  8. Il dialogo tra Romeo e Giulietta è caratterizzato da un linguaggio fortemente figurato, ricco di immagini poetiche tratte dalla tradizione lirica. Romeo utilizza metafore e iperboli per descrivere Giulietta, paragonandola al sole, a stelle lucenti e a un angelo, creando uno stile immaginifico e stereotipato.

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