Concetti Chiave
- Paradise Lost è un poema epico di John Milton, pubblicato nel 1667, composto da dieci libri nella prima edizione e da dodici nella seconda del 1674.
- L'opera narra la storia della caduta dell'uomo, concentrandosi sulla tentazione di Adamo ed Eva, ed è considerata uno dei capolavori letterari di Milton.
- Il linguaggio del poema è elevato e accurato, con frequenti utilizzi di periodi ipotetici, allusioni al potere divino e riferimenti al potere tirannico di Dio.
- Milton impiega figure retoriche come il climax discendente per descrivere la caduta di Belzebù e l'alleanza fallimentare con Satana contro Dio.
- Il poema contiene riferimenti a opere di Dante e Shakespeare e utilizza termini derivati da autori classici, arricchendo il testo con latinismi e altre figure retoriche.
Indice
Paradise Lost in generale
Paradise Lost è un poema di John Milton ed è scritto mediante l’utilizzo di versi sciolti. Si tratta di un’opera realizzata nel corso del XVII secolo e nello specifico è stata pubblicata esattamente dall’autore nel corso dell’anno 1667. L’opera si articola in ben dieci libri e i versi sono all’incirca 10.000. La seconda edizione risale all’anno 1674 e conta ben dodici libri. E’ considerato uno dei capolavori letterari di John Milton. Il componimento poetico verte sulla storia della caduta dell’uomo a partire dalla storia relativa alla tentazione di Adamo ed Eva.
Figure retoriche di Paradise Lost
Il registro linguistico dell’opera è molto elevato, anche la sintassi utilizzata si distingue in particolar modo per un ottimo labor limae e per la sua accuratezza. nell’exordium dell’opera seguente Satana si rivolge nei confronti di Belzebù utilizzando due protasi del periodo ipotetico con una vera e propria posposizione della cosiddetta apodosi. Nel verso 91 della poesia sempre Satana descrive il passaggio dallo status di grazia che viveva inizialmente ad una condizione di vera e propria rovina discendente mediante un registro linguistico di stampo diplomatico. Si ricorre spesso anche all’uso del periodo ipotetico, come anticipato poc’anzi. Si utilizza tantissimo anche l’elemento delle allusioni al potere divino mediante parole inglesi come might, power, strenght. Inoltre si fa anche un riferimento al potere tirannico di Dio.

Vengono anche utilizzati termini derivanti per esempio dalla lingua latina, come ad esempio host che deriva dal latino hostis e che significa “colui che ospita”. Milton utilizza il termine host per indicare l’esercito nemico. Il poeta utilizza altri latinismi in merito, come ad esempio fa nel verso 111 in cui utilizza la parola sue che deriverebbe dall’antico verbo latino sequi. L’intellettuale inglese utilizzava tantissimi termini derivanti dagli autori classici antichi. Tra le altre figure retoriche utilizzate dal poeta si ricorda ad esempio la presenza di un climax discendente che si ritrova dal verso 84 al verso 91 del noto poema. Questo climax serve per rievocare il passaggio della figura di Belzebù da uno status di splendore ad uno di declino vero e proprio. Satana e Belzebù si alleano di comune accordo con il chiaro obiettivo di sconfiggere Dio, ma non riuscendo in questo intento vanno incontro completamente alla loro totale rovina progressiva, contrassegnata da una vera e propria sconfitta.
Nel componimento si ricorre all’utilizzo di altre figure retoriche come ad esempio l’epistrofe, l’anafora (che si riscontra nella congiunzione copulativa and che viene utilizzata nel componimento. In altri versi, come ad esempio il verso 128 si fa un uso di figure retoriche come l’invocazione, l’interiezione della vocale O, l’allitterazione della dentale sonora. Nei versi 116 e 117 si fa ricorso alla prosopopea ad esempio nelle parole “By fate the Strenght of gods cannot fail”. Spesso ci sono anche dei riferimenti ai componimenti poetici danteschi in alcuni versi di Paradise Lost e questo si vede nei versi 169 e 179 del componimento poetico. Ci sono anche riferimenti ad opere di William Shakespeare: ad esempio si rievoca il Riccardo II dell’autore inglese.
per approfondimenti vedi anche:
Milton, John - Satany Paradise Lost
Milton: Poesia Paradise Lost
Paradise Lost
Analisi Paradise Lost
Milton: analisi Paradise Lost
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura generale di "Paradise Lost"?
- Qual è il tema principale di "Paradise Lost"?
- Quali figure retoriche sono prominenti in "Paradise Lost"?
- Come viene rappresentato il personaggio di Satana nel poema?
- Quali influenze letterarie sono presenti in "Paradise Lost"?
"Paradise Lost" è un poema di John Milton composto da dieci libri nella prima edizione del 1667 e dodici nella seconda edizione del 1674, con circa 10.000 versi in totale.
Il poema tratta della caduta dell'uomo, concentrandosi sulla tentazione di Adamo ed Eva e la loro conseguente espulsione dal Paradiso.
L'opera utilizza un registro linguistico elevato e figure retoriche come il periodo ipotetico, allusioni al potere divino, latinismi, climax discendente, epistrofe, anafora, invocazione, interiezione, allitterazione e prosopopea.
Satana è descritto attraverso un linguaggio diplomatico e retorico, evidenziando il suo passaggio da uno stato di grazia a una condizione di rovina, e la sua alleanza con Belzebù per sconfiggere Dio, che culmina in una sconfitta totale.
Il poema contiene riferimenti a opere di autori classici antichi, componimenti danteschi e opere di William Shakespeare, come "Riccardo II".