Mimi urbani. (Mimi il cui sfondo è cittadino-borghese)
- Incantatrice. Simeta e la sua ancella Testili compiono un rito magico per riconquistare l'amore di Delfi che, come in seguito la stessa Simeta racconta, l'ha prima sedotta e poi abbandonata.
- Amore di Cinisca. Tionico si reca dall'amico Eschina e trovandolo depresso, gliene chiede il motivo. Quest'ultimo gli rivela che la causa del suo cattivo umore è una donna: egli ha fatto una scenata di gelosia molto forte alla sua ragazza, Cinisca, poiché ella si era infatuata di un altro ragazzo, Lico.
- Siracusane. Protagoniste dell'opera sono due amiche, Gorgò e Prassinoa. Le due spettegolano in casa sui loro mariti, raccontandosi le rispettive vicende. Poi decidono di uscire per recarsi nella reggia di Tolomeo e assistere alla festa che vi sarà svolta. Durante tutto il tragitto, le due continuano a ciarlare tra di loro, indispettendo per questo un forestiero, che le rimprovera. Prassinoa però lo mette subito apposto e Gorgò invita tutti a sentire la splendida musica che si sta levando dal palazzo. Alla fine le due amiche salutano il dio Adone e ritornano insieme a casa.
Dalla tradizione Mimetica: Egli riprende la tradizione, ispirandosi soprattutto a due mimi del conterraneo Sofrone. Li innova con l'uso dell'esametro, con la celta del dorico letterario e l'inserimento della descrizione (ekprasis), dell'elogio cortigiano e del tema amoroso.