Solone, frammenti 1, 2, 3 West, Elegia per Salamina
I tre frammenti appartengono ad un’elegia che, secondo la testimonianza di Plutarco, contava certo versi. Solone l’avrebbe composta per esortare i suoi concittadini alla conquista di Salamina.
Nel primo testo il poeta si presenta in qualità di messaggero giunto da Salamina per recitare un testo poetico. Nel secondo afferma che preferirebbe essere un abitante di una sconosciuta isola delle Cicladi, piuttosto che un ateniese “Abbandonasalamina”.
È certo difficile distinguere la verità storica dagli elementi leggendari; non è escluso che l’incipit del componimento, con la metaforica assimilazione del poeta ad un araldo, abbia dato origine al racconto. È anche verosimile che il contesto della perfomance non fosse la pubblica piazza, ma, come di consueto, il simposio con i compagni di eterìa.
In ogni caso i versi dimostrano “che nell’età arcaica la poesia non era testo scritto destinato alla lettura, ma esecuzione, fatta per gli occhi e per le orecchie. Salamina è poesia da ‘rappresentare’”.
La cura formale traspare anche dall’uso degli aggettivi di origine geografica. Probabilmente, Solone intendeva anche specificare qui che il suo intervento in poesia non rientrava fra quelli vietati dalla città come propaganda in favore della guerra per il possesso di Salamina, che comprendevano le attività dello scrivere e del semplice “parlare”.