Plutarco
I secolo d.c>: impero romano della dinastia Giulio-Claudia. Nasce nel 50 d.c. a Cheronea, in Beozia in una famiglia facoltosa.Studia filosofia ad Atene, letteratura ad Alessandria. A Roma conosce gli imperatori della dinastia Flavia: Vespasiano, Tito, Domiziano. Dopo gli studi ritorna a Cheronea e lì rimane. Scrive e diventa sacerdote del tempio di Delfi; la religione tradizionale non era più in voga ma prevalevano i culti orientali e il cristianesimo. Plutarco è un po’retrogrado.
“Vite parallele”: opera incompiuta; analizza 21 coppie di personaggi della storia greca e romana + 4 vite singole; racconta le loro vite e poi le confronta. Accoppiati in modo sensato Es: Alessandro-Cesare= cambiato l’assetto geopolitico del mondo; Liturgo-Pompilio. Ma in alcuni casi l'accoppiamento non è ben comprensibile, si capisce solo alla fine quando li confronta: sono i piccoli dettagli, il carattere, gli aneddoti che li accomunano non le loro grandi imprese.
Importanza della τύχη che può sovvertire le disgrazie.
“Moralia”: raccolta di varie opere su vari argomenti, si sono salvati gli opuscoli perché sono stati messi insieme nel XIII secolo in un’antologia.
Temi
Politica: quale costituzione è migliore.Filosofia: seguace di Platone.
Scienza: scrive “La faccia della Luna” che viene tradotto da Keplero. Nota che il tempio di Delfi, un tempo centro culturale, non è più importante e crede che la causa di ciò siano le profezie sbagliate e ne cerca una spiegazione scientifica: i fumi/vapori della grotta della Pizia sono venuti a meno e non funzionano più.
La Pizia profetizza attraverso i demoni, delle divinità intermedie tra cielo e terra, in mezzo tra dèi e uomini, ma questi sono morti e quindi agli uomini non arriva più il messaggio degli dèi. Utilizza questa cosa per salvaguardare il ruolo delle divinità in cui lui crede ancora. Non pensa che sia dovuto all’arrivo del cristianesimo. I demoni in base alle interpretazioni filosofiche/religiose hanno caratteristiche positive o negative di intermediazione.
Non i fatti, ma l'uomo
Racconta prima la vita del greco e poi del romano. Disposizione dei nomi= ordine cronologico. Il mondo greco è in declino ma è ancora importante per la cultura. Roma è il naturale proseguimento della Grecia, senza di essa non esisterebbe, ne è la premessa. Crea un binomio tra le due culture. Racconta di un mondo vasto.Distinzione biografia-storia= non è un genere nuovo, ma di nicchia (come i ritratti di Sallustio e Lucano). Si sente in dovere di giustificarsi. La biografia, diversamente dalla storia, non racconta tutti gli eventi, ma mira a delineare il carattere. Privilegia i piccoli fatti e le battute scherzose che fanno comprendere meglio la persona. Dato che deve trattare di Alessandro e Cesare dei quali le imprese sono state molto raccontate, lui non ritiene utile farlo di nuovo→ pone al centro l’uomo, non i fatti. Ha quasi un’avversione per le grandi cose. Per capire l’uomo si guarda come ha reagito davanti alle disgrazie. Le piccole cose sono indicatori di bontà o malvagità→ imitare o evitare= scopo educativo. Vuole grecizzare il mondo romano per far conoscere i romani ai greci, ma senza scrivere solo su di loro, scrive in un modo a loro comprensibile mostrando le somiglianze. Il fine dell’opera è politico= far capire che i greci ci sono. (VS Livio Andronico che invece romanizza i greci)
Il Dio è morto
Tratto dal tramonto degli oracoli, dialogo delfico. Zeus manda due aquile per individuare il centro del mondo= Delfi. Plutarco si immagina due persone reali: Demetrio e Cleombroto che partiti uno dalla Britannia e l'altro dal Mar Rosso si sono trovati a metà strada, presso il santuario di Apollo e parlano della decadenza degli dèi. Si arriva a pensare che gli dèi possano morire→ storia della nave che sente una voce misteriosa che dice di annunciare la morte di Pan; per Plutarco dio è morto→ la religione degli dèi non esiste più= spiegazione scientifica. Da una parte gli dèi sono lontani, dall’altra ritornano nel mondo riallacciando i rapporti attraverso divinità intermedie. Il modello greco sta fallendo, la religione olimpica va in decadenza. Il mondo classico decade perché il mondo si sta ampliando, sovrapposizione di culture e si diffonde un senso di incertezza, paura, mancanza di fede nella razionalità. L’uomo si sente in balia del caso, gli dèi non sono più visti in modo attivo.
La morte in tavola
Tratto da del mangiar carne (Plutarco è contemporaneo alla cena di Trimalcione)Compassionevole nei confronti degli animali, vengono uccisi e mangiati per sfiziosità. Bisogna mangiare per necessità, non si può sprecare il cibo perché altrimenti sono morti per nulla. Idea molto moderna sulla carne e lo spreco. Si domanda se facciano i versi per pregare di non essere uccisi.