Barca_della_vita
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La donna tosata

La vicenda è ambientata a Corinto. Il miles Polemone ha sorpreso la sua amata Glicera mentre baciava Moschione, giovane figlio di Mirrine, vicina di casa. In preda all’ira il soldato le taglia completamente i capelli. La ragazza offesa e umiliata si rifugia da Mirrine. All’inizio del secondo atto la dea Ignoranza recita un prologo, esponendo l’antefatto. Glicera e Moschione sono fratelli: una vecchia, trovando i due bambini abbandonati, aveva donato il maschio alla ricca Mirrine e aveva tenuto per sé la bambina. Quando, poi, Glicera era cresciuta, la vecchia a causa della miseria era stata costretta a cederla a Polemone. Prima di morire, però, la vecchia aveva rivelato tutto alla giovane e le consegna gli oggetti del riconoscimento ma Glicera non dice nulla al fratello per non far decadere la sua condizione agiata. Quest’ultimo, però, si era invaghito di lei e una sera sulla porta di casa l’aveva baciata.

Glicera aveva ricambiato il bacio ma era stata sorpresa da Polemone. Il soldato prepara un assalto alla casa di Mirrine con un esercito sgangherato. Polemone sta per sfondare la porta quando arriva Pateco, un vecchio che si offre come paciere e parla con Glicera. Pateco, però, riconosce gli oggetti che erano appartenuti a sua moglie e capisce che la fanciulla è sua figlia. Polemone alla fine viene perdonato da Glicera e i due si riappacificano. Il ritrovato padre promette Moschione in sposo ad un’altra ragazza.

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