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La donna di Samo

Criside, un’etera di Samo, è l’amante dell’anziano e ricco Demea che ha un figlio adottivo, Moschione , con cui ha un rapporto basato sulla fiducia e il rispetto. Demea parte per un lungo viaggio nel Ponto insieme al vicino, l’umile Nicerato. I due vecchi sono decisi per far sposare i loro figli, Moschione e Plangone. Intanto Moschione durante le feste Adonie seduce Plangone e la mette incinta. Tutto ciò viene narrato nel prologo dallo stesso Moschione.

Per salvare l’onore di Plangone, Criside fa passare il bimbo per suo e di Demea. Quando quest’ultimo torna dal viaggio, rimprovera Criside perché un figlio non era nei loro progetti. Sentendo, però, alcune parole della nutrice di Moschione capisce che il bambino è figlio del giovane e ritiene che Criside lo abbia tradito con suo figlio e caccia di casa la donna e lei non rivela la verità. Nicerato accoglie la donna a casa sua. Avendo visto che Plangone allatta il bambino comprende che è lei la madre del bambino e la caccia di casa, credendola complice di tutto. Demea, avendo compreso la verita, riaccoglie la donna in casa sua e in un colloquio con Nicerato gli rivela come stanno davvero le cose.
Moschione, però, offeso dagli ingiusti sospetti del padre, esprime la volontà di arruolarsi come mercenario. Infine si riconcilia con il padre e avvengono le nozze con Plangone.

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