Riassunto sulla lingua greca
Nata circa 3000 anni fa, il greco continua ad essere parlato nella sua forma moderna ed è presente nella stessa lingua italiana, ma non solo: la cultura greca, infatti, ha influenzato tutto il mondo dal teatro alle Olimpiadi. La struttura ben precisa e le sue origini, però, sono ancora oggi oggetto di discussione degli esperti e l’unica cosa certa è che deriva dall’indoeuropeo ed era parlata dalle popolazioni indo-iraniche che nel III millennio si riversarono nella penisola indiana e nel continente europeo. L’incontro tra le varie lingue determinò la creazione di nuove chiamate indoeuropee. La prima attestazione storica della lingua greca risale al XV secolo ed è testimonianza delle iscrizioni in dialetto miceneo rinvenute agli inizi del ‘900 in Grecia continentale tradotte solo nel 1952 dai filologi Ventris e Chadwick.
Questi scritti hanno spiegato non solo usi e costumi del popolo miceneo, ma hanno svelato le origini della lingua greca. Con la fine della civiltà micenea(1200), il mondo greco entra nel Medioevo ellenico o Dark age, durante il quale la lingua subisce profonde trasformazioni soprattutto grazie ai fenici, dai quali eredita l’alfabeto, ma ne modifica, anche se di poco, la forma e l’uso delle lettere. Nell’800 la Grecia si presenta suddivisa in tante polis sviluppatesi durante la Dark age e linguisticamente frammentata in tanti dialetti diversi: ionico-attico, arcando-cipriota, eolico, dorico. Questi dialetti sono noti perlopiù grazie a testimonianze epigrafiche e notazioni erudente. Queste ultime si servono di dialetti letterali. Tra i più comuni ci sono: lo ionico, l’attico, l’eolico e il dorico. Il V secolo si apre con le guerre persiane dalle quali Atene esce vincitrice guadagnando enormi vantaggi a livello economico, sociale e culturale. Per quanto riguarda la lingua, si diffonde sempre più lo ionico-attico, tipico ateniese. Nella battaglia di Peloponneso, però, Sparta vince, perciò, in seguito, si svilupperanno nuovamente le polis. Solo con l’arrivo di Alessandro Magno la politica greca converge verso un potere unitario. Con il nuovo impero formato da Alessandro Magno, che si estendeva dalla Grecia all’Egitto, però, si sentiva sempre di più il bisogno di una lingua comune. Con la morte dell’imperatore l’impero si divide nuovamente in regni, ma non fu altro che un bene per la lingua greca, visto che si diffonde molto il dialetto attico detto koinè. Nell’epoca bizantina la lingua comune si evolve, mentre la lingua della letteratura rimane ancorata al greco attico. Con la conquista di Costantinopoli(1453) la Grecia raggiunge la tanto attesa indipendenza, ma nonostante ciò sono ancora due le lingue che regnano: il greco alto(letteratura) detto kathariusa e quella popolare detta demotiki.