Letteratura greca
Archiloco:
- Vissuto nel VII secolo, viene ritenuto un mercenario, ma in realtà è un aristocratico che partecipa alla vita civile. La sua poesia è caratterizzata da grande originalità, tensione espressiva, sensazioni forti.
- L’amore viene percepito come un’energia potente
- La sua scrittura è anticonvenzionale: è contro i valori dell’aristocrazia da cui lui stesso proviene
- Ci sono molta ironia e atteggiamenti di sfida
- La sua poesia è caratterizzata dal biasimo personale (ψόγος)
- Un guerriero deve essere coraggioso, non bello (altra nota di anticonformismo)
- Invettiva contro il traditore
Semonide:
- È un contemporaneo di Archiloco e scrive soprattutto elegie e giambi.
- La sua è una satira femminile, che esprime un forte misoginismo
- Il suo biasimo non è personale ma narrativo.
Tirteo:
- Spartano del VII secolo.
- La sua lirica parenetica è un’esortazione guerriera: non celebra valori astratti ma offre precisi modelli di comportamento.
Alcmane:
- Mostra il lato pacifico di Sparta: feste, banchetti e parteni per le fanciulle
- L’atmosfera dolce e potente è messa in primo piano rispetto alla narrazione
- Nei suoi scritti paragona la pace della notte al tormento del personaggio (che è spesso sconosciuto)
- Paragona per la prima volta una donna a una piuma.
Saffo:
- Poetessa d’amore e compositrice per il tiaso, non nomina mai Alceo
- Venera Afrodite e considera positivamente Elena di Troia
- A volte compone su committenza (il risultato sono 9 libri)
- Le sue atmosfere sono dolci e per lo più notturne
Alceo:
- Poeta civile e contemporaneo di Saffo, che infatti nomina nelle sue opere
- I suoi due argomenti principali sono la lotta interna e il vino
- Disprezza Elena, compone per l’eteria e il simposio
- Le sue atmosfere sono forti (mare in tempesta)
- Sostiene l’aristocrazia contro i tiranni (come Pittaco) = biasimo
Stesicoro:
- Primo poeta professionista
- Inventa la strofa triadica, composta da strofe-antistrofe-epodo
- Scrive 26 libri
Simonide:
- Vive a cavallo tra il VI e il V secolo; era un poeta itinerante e indipendente
- Scrive contro i valori tradizionali, sostiene lo scetticismo e il relativismo
- Inventa la mnemotecnica
- Inventa l’epinicio (χαιρός, μΰθος, γνόμη)
- Eleva l’epigramma a livello letterario
- Αγαθός non è più solo l’eroe, ma l’uomo che non fa del male e agisce secondo la virtù civile = uomo comune.
- Accetta committenza da tutti
- Usa un linguaggio semplice, patetico e approfondisce la psicologia dei personaggi = pittura parlante.
Pindaro:
- Autore di Tebe, sostiene l’aristocrazia, lavora solo per lei e celebra i suoi valori (κλεός = eroe + virtù)
- Usa un linguaggio oscuro e visionario, e passa da un argomento all’altro = voli pindarici
- È un filo - persiano e σοφός; può cambiare il mito per fini estetici
- Celebra la fragilità della vita umana e la ricerca della gloria
- Scrive Epinici Olimpici, Pitici, Nemei e Istmici
- I suoi 17 libri vengono divisi da Aristofane di Bisanzio
Bacchilide:
- Scrive 9 libri, di cui ci sono giunti 14 epinici e 6 ditirambi
- Tra gli epinici, spicca l’Epinicio per Ierone e la narrazione del mito sull’incontro tra Eracle e Meleagro
- Il ditirambo XVIII può forse essere considerato l’origine della tragedia
- Narra estesamente il mito per descrivere la psicologia del personaggio
- L’eroe è umano ed è portatore della sofferenza