Ibico di Reggio
Non abbiamo notizie certe sulla vita di Ibico, sappiamo che egli nacque a Reggio, da una famiglia aristocratica e che rifiutò l’offerta di diventare tiranno di Reggio per seguire la sua inclinazione per la musica dandosi ad una vita itinerante e soggiornando in varie città della Sicilia. Secondo una leggenda Ibico fu ucciso da alcuni briganti e prima di morire gridò ad uno stormo di gru di vendicarlo. In seguito uno stormo di gru passò su un teatro, proprio dove c’erano gli uccisori di Ibico, costoro vedendo le gru fecero menzione del giuramento del poeta scherzando tra loro, qualcuno degli spettatori li udì, capì quanto era accaduto e furono arrestati e giustiziati.Di Ibico ci è rimasto molto poco, nonostante sia annoverato tra i cantori di maggior successo. I primi componimenti comunque risentono dell’influenza di Stesicoro al quale si ispirava, ma non del tutto. Ibico infatti non tratta il mito nella sua interezza ma solo le parti più rilevanti dal punto di vista poetico. A contatto con l’ambiente cortigiano, Ibico si ispirò a questo per fare componimenti di carattere simposiale con temi erotici che gli valsero la sua fama. La sua poesia assomiglia di più a quella di Saffo mentre è invece lontana da quella di Anacreonte.