principexalexandra
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Come leggevano i Greci

Nell’antica Grecia la poesia, i testi teatrali, i racconti di storie erano conosciuti attraverso la recita o la lettura ad alta voce a un pubblico di ascoltatori: la cultura greca, infatti, particolarmente in epoca arcaica, era fondata sull’oralità. Il libro, inteso come oggetto di uso individuale che fissa in testo letterario scritto, si diffonde tardi.
L’abitudine a una fruizione collettiva dei testi derivava dal ruolo che la poesia ricopriva nella società arcaica: essa fu la prima forma attraverso la quale furono tramandati i miti, i culti, le storie,la tradizione del popolo greco ed era cantata e accompagnata dalla musica. Il cantore era portatore del complesso della tradizione, e senza il canto non esisteva poesia e quindi letteratura. Come ci racconta Pausania, vissuto nel II secolo d.C. le cose sopravvivevano, presso i greci, non come lette, ma come cantate. Gli artefici di questa trasmissione orale si riunivano in corporazioni e godevano di alto prestigio sociale.
Altri fattori contribuiscono a spiegare come mai la lettura ad alta voce fosse più diffusa rispetto a quella individuale. Ad esempio la mancanza di separazione fra le parole e di punteggiatura rendeva più difficile la comprensione del testo. Inoltre i materiali scrittorii e il loro stato di conservazione rendevano problematica la lettura. Non da ultimo si deve considerare il livello di alfabetizzazione degli eventuali lettori, che era in realtà minimo.

Raffinate edizioni di testi antichi, testimoni di come i greci vivevano la letteratura attraverso la recitazione collettiva.

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