Questo appunti di Letteratura Greca presenta sinteticamente la figura del poeta ellenistico Callimaco di Cirene.
Vita di Callimaco
Nasce a Cirene, prima del 300 a.C. dal padre Batto che aveva lo stesso nome del fondatore della città da cui la sua nobiale famiglia discendeva. Per sfuggire alla miseria, in gioventù, è costretto a fare il maestro di scuola da Eleusi, un sobborgo di Alessandria d'Egitto. Viene introdotto a corte e lavora ad Alessandria presso la biblioteca, anche se non ne fu mai direttore. Divenne poeta ufficiale di corte sicché celebrò il sovrano Tolomeo Filadelfo con la sposa Arsinoe II e poi il nuovo re Tolomeo Evergete (salito al trono nel 246 a.C.) con la consorte Berenice. L'unica sua opera databile è la Chioma di Berenice, del 246 a.C. Callimaco morì probabilmente intorno al 240 a.C.
Opere di Callimaco
La tradizione gli attribuisce 800 volumi. Purtroppo la sua opera è andata quasi completamente perduta.Delle sue opere in prosa sono degne di menzione i Πίνακες (Quadri) in cui era classificato per generi letterari il materiale raccolto nella Biblioteca del Museo.
Si elencano a seguire le principali opere poetiche:
- Inni
- Epigrammi (63);
- Aitia;
- Giambi;
- Ecale;
Egli cura personalmente l'edizione e la stesura di tutte le sue opere.
Poetica di Callimaco
Inscena una vera e propria polemica contro Aristotele, circa la lunghezza e il metro. Per Aristotele la grandezza di un'opera è segnata dalla lunghezza (l'opera dev'essere quanto più lunga possibile) e dal metro (che dev'essere preciso e adattato allo stile che si segue). Egli risponde a Aristotele con la brevitas (sceglie di comporre opere brevi) e la poikilìa (fa uso di più versi insieme e dà vita così a nuovi generi letterari, come l'Idillio, l'Epillio e il Mimo).Egli rifiuta categoricamente l'imitazione, senza però per questo ridursi a inventare nelle sue opere. Egli, aspirando alla verità, ricerca le versioni meno conosciute dei miti, quelle più inusuali e desuete: aspira infatti all'originalità.