Antonella912
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Questo appunti di Letteratura Greca presenta sinteticamente la figura del poeta ellenistico Callimaco di Cirene.

Indice

  1. Vita di Callimaco
  2. Opere di Callimaco
  3. Poetica di Callimaco

Vita di Callimaco

Nasce a Cirene, prima del 300 a.C. dal padre Batto che aveva lo stesso nome del fondatore della città da cui la sua nobiale famiglia discendeva. Per sfuggire alla miseria, in gioventù, è costretto a fare il maestro di scuola da Eleusi, un sobborgo di Alessandria d'Egitto. Viene introdotto a corte e lavora ad Alessandria presso la biblioteca, anche se non ne fu mai direttore. Divenne poeta ufficiale di corte sicché celebrò il sovrano Tolomeo Filadelfo con la sposa Arsinoe II e poi il nuovo re Tolomeo Evergete (salito al trono nel 246 a.C.) con la consorte Berenice. L'unica sua opera databile è la Chioma di Berenice, del 246 a.C. Callimaco morì probabilmente intorno al 240 a.C.

Opere di Callimaco

La tradizione gli attribuisce 800 volumi. Purtroppo la sua opera è andata quasi completamente perduta.
Delle sue opere in prosa sono degne di menzione i Πίνακες (Quadri) in cui era classificato per generi letterari il materiale raccolto nella Biblioteca del Museo.
Si elencano a seguire le principali opere poetiche:

  • Inni
  • Epigrammi (63);
  • Aitia;
  • Giambi;
  • Ecale;
Ci sono giunti per tradizione diretta gli Inni e gli Epigrammi. Del resto abbiamo frammenti, soprattutto grazie a papiri. In alcuni papiri sono state trovate anche delle preziosissime esposizioni che ci informano sui contenuti degli Aitia, dei Giambi, dell'Ecale e dei primi due Inni.
Egli cura personalmente l'edizione e la stesura di tutte le sue opere.

Poetica di Callimaco

Inscena una vera e propria polemica contro Aristotele, circa la lunghezza e il metro. Per Aristotele la grandezza di un'opera è segnata dalla lunghezza (l'opera dev'essere quanto più lunga possibile) e dal metro (che dev'essere preciso e adattato allo stile che si segue). Egli risponde a Aristotele con la brevitas (sceglie di comporre opere brevi) e la poikilìa (fa uso di più versi insieme e dà vita così a nuovi generi letterari, come l'Idillio, l'Epillio e il Mimo).
Egli rifiuta categoricamente l'imitazione, senza però per questo ridursi a inventare nelle sue opere. Egli, aspirando alla verità, ricerca le versioni meno conosciute dei miti, quelle più inusuali e desuete: aspira infatti all'originalità.

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