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Alessandria d'Egitto, museion e biblioteca

Alessandria d’Egitto fu fondata nel 331 a.C. da Alessandro ed è conosciuta principalmente per il proprio faro e la biblioteca. A proposito di questa città è degna di nota l’istituzione del museion (=museo), parola che tradotta direttamente dal greco significa “tempio delle Muse”. Si tratta di un luogo di cultura, dove si sviluppa un’attenzione non solo nel campo della ricerca ma anche dell’insegnamento (cfr. Eratostene di Cirene, che riuscì a misurare la circonferenza della Terra). Alla guida del museion veniva posta una persona designata con l’appellativo di “epistates” e che, come le altre persone che lavoravano all’interno del museion, era stipendiato dalla corte.

Per quanto riguarda invece la biblioteca (guidata da un “prostates”) essa nasce come un vero istituto di conservazione dei testi, dove questi venivano catalogati minuziosamente, e questa istituzione ci permette di notare come per i Greci di età ellenistica il culto dell’oralità lasci spazio all’importanza del conservare e tramandare ogni tipo di produzione. Questa necessità si era fatta tanto acuta che una legge in vigore ad Alessandria d’Egitto imponeva ai visitatori di portare alla biblioteca per un breve periodo i libri con i quali viaggiavano in modo tale che potessero essere copiati per entrare a far parte del patrimonio culturale della città. Non è casuale che proprio in questi anni nasca la disciplina della filologia.

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