Emile Zola: vita, opere e l'impatto del romanzo sperimentale

Vita e carriera di Emile Zola

Emile Zola, nato a Parigi nel 2 aprile 1840 e morto sempre a Parigi nel 29 settembre 1902. Famoso come scrittore, ma anche giornalista ed inoltre si dedica alla critica sia letteraria e sia filosofica.
Zola scrisse il saggio "Il romanzo sperimentale" (1880), secondo il quale:

- la letteratura e, in particolare il romanzo stesso, sono intesi come il resoconto di una esperienza scientifica, volta ad indagare i meccanismi tra l’individuo e la società

- compito dell'autore è osservare e descrivere in maniera oggettiva, lasciando parlare i fatti (Scrisse Zola, parlando del romanzo: "Non lo faccio affatto... lascio che si faccia da sé”) -> l'artista deve infatti raccogliere i documenti umani (cioè fette di vita reale), studiare e scrivere con la stessa freddezza usata dai medici davanti ad un caso clinico

- lo stile dell'autore è l'impersonalità

Ciclo Rougon-Macquart e denuncia sociale

Zola scrisse circa 20 romanzi del ciclo Rougon-Macquart (tra cui Naà, Germinal, II ventre di Parigi), in cui descrive gli ambienti più miseri, soprattutto dei grandi agglomerati urbani, dei bassifondi di Parigi, in cui emergono l'istinto, la brutalità, la depravazione, l'emarginazione, la miseria, le classi abbiette. Nelle descrizioni del Naturalismo francese emerge anche una denuncia sociale.

Tra le opere più importanti ci sono inoltre “Le tre città”, “I Rougon-Macquart” e “Le serate di Medan”