Concetti Chiave
- La Recherche di Proust utilizza un narratore in prima persona, "Je", che serve come intermediario e punto di vista, invitando il lettore a partecipare attivamente nell'interpretazione.
- Il trattamento del tempo è psicologico anziché cronologico, ricostruendo il passato attraverso la memoria involontaria e le emozioni del narratore.
- Dettagli apparentemente secondari assumono grande importanza emotiva, come l'angoscia del narratore bambino per l'attesa del bacio della buonanotte dalla madre.
- Proust utilizza uno stile caratterizzato da frasi lunghe e subordinate che riflettono il flusso del pensiero e il lavoro della mente.
- Il ritmo della narrazione è lento e poetico, evidenziando la delicatezza e la profondità dell'analisi interiore.
••• Le tecniche narrative di Proust
•• Présence d’un narrateur, Marcel, che è “Je”, in prima persona (solo un racconto è narrato in terza persona). La Recherche non è però un’opera completamente autobiografica: “je” non è il protagonista, ma un intermédiaire, un point de vue, uno sguardo sul mondo, che può anche essere quello del lettore. A volte è proprio il lettore l’intermediario del “je”. Insomma, ognuno interpreta e partecipa alla Recherche in maniera personale, sotto la guida del “je”.
•• Le traitement du temps è l’altra caratteristica: il tempo della storia non è cronologico, ma psicologico.
•• Lo stile di Proust: sceglie frasi molto lunghe con molte subordinate e degli incisi che sembrano esprimere il lavoro della mente. Il ritmo è lento, précieux, poétique.