simone.scacchetti
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Concetti Chiave

  • Lamartine, poeta romantico, esprime sentimenti personali e autobiografici nelle sue opere, come in "Graziella" e "Le Lac".
  • Il poeta si innamora di Graziella in Italia e di Julie Charles, ricordata come Elvire nelle sue "Méditations poétiques".
  • Dopo la morte di Julie, pubblica opere celebri come le "Nouvelles Méditations" e "Harmonies poétiques et religieuses".
  • Lamartine abbandona la diplomazia nel 1830 per una carriera politica, diventando ministro degli Affari Esteri e deputato.
  • Negli ultimi anni, si dedica intensamente alla scrittura e rifiuta i funerali nazionali, morendo solitario.

Lamartine(1790 - 1869 | Mâcon)

Lamartine è un poeta pienamente romantico: esprime i suoi sentimenti e introduce tracce autobiografiche nei suoi scritti. In Italia, si innamora di una giovane Napolitaine, che chiamerà liricamente Graziella, all’interno della stessa opera. Poi si innamora di Julie Charles che ricorda nella poesia Le Lac.

••• La sua infanzia è pacifica e non fa nulla nella sua vita. Allora viaggia in Italia. Qui si innamora di una giovane napoletana che chiama nella sua opera Graziella.

Poi si innamora di Julie Charles, che poi muore l’anno dopo a Parigi. A quel punto si ritrova solo all’appuntamento con il Lac de Bourget.
Questo amore interrotto dolorosamente lascia Lamartine perso. Julie è cantata sotto il nome di Elvire nelle Méditations poétiques. Il poeta è molto famoso dopo la pubblicazione di questa opera. Sposa Elisa Birch e viene ingaggiato a Napoli. Pubblica le Nouvelles Méditations e, infine, le Harmonies poétiques et religieuses, dove si celebra Dio e la Fede cristiana.
Dopo la Rivoluzione del 1830, Lamartine abbandona il suo lavoro diplomatico a Napoli. Comincia la sua carriera politica. Viaggia in Oriente e visita i Luoghi Santi. Muore sua figlia, ma i viaggi gli hanno allargato gli orizzonti poetici. Scrive Jocelyn. Diventa ministro degli Affari Esteri e deputato alla corte Costituente. Con il Secondo Impero termina la sua carriera politica.
Gli ultimi anni scrive moltissimo, si definisce “condannato ai lavori forzati della letteratura”. Muore solitario e la sua famiglia rifiuta i funerali nazionali.

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