Concetti Chiave
- Flaubert è considerato un maestro del realismo, nonostante abbia rifiutato l'etichetta, per la sua attenzione all'autenticità e alla documentazione accurata.
- Utilizza tecniche narrative come l'impersonalità e lo stile indiretto libero per dare l'illusione del vero e coinvolgere il lettore nelle conclusioni.
- Ossessionato dalla perfezione formale, Flaubert scrive e rimaneggia le sue opere per anni, concentrandosi sulla bellezza stilistica.
- La frase "Mme Bovary, c’est moi!" riflette l'identificazione di Flaubert con i suoi personaggi, suggerendo l'assenza di confini tra creatore e creatura.
- Flaubert crea personaggi e storie che superano la banalità dell'intrigo tradizionale, dando vita a figure che vivono oltre il romanzo stesso.
••• Il realismo (l’illusion du vrai)
•• Flaubert è riconosciuto da giovani scrittori, tra i quali il suo figlioccio (filleul) Maupassant, come un maître del réalisme per aver aperto la strada (rue) a questo movimento (lui ha sempre rifiutato questa etichetta): i suoi due grandi romanzi sono al cuore del mondo réel. I suoi personaggi hanno lo spessore del reale. Non scrive prima di essersi documentato attentamente: per esempio, per la rivoluzione del 48, non si + accontentato della sua testimonianza, ma ha consultato i giornali, ha interrogé les gens.
••• Le preoccupazioni estetiche
•• L’intrigo non esiste, esiste solo la banalità. L’eroe non esiste, esiste solo l’anti-eroe. Allora che resta dello stile del romanzo? Tutte le opere di Flaubert sono scritte in tantissimi anni (La Tentation de saint Antoine è scritta nel 1849 e rimaneggiata fino al 1874. Madame Bovary è scritto in cinque anni. L’Éducation sentimentale è scritto nel 1843 e rimaneggiato fino al 1869. Questo perché Flaubert è ossessionato dalla perfection formelle e vuole scrivere un libro che sarà solo elogiato per il proprio stile, mai criticato. Per scrivere parla ad alta voce per sentire i suoni della lingua e il ritmo delle frasi e sceglie le parole per ottenere il miglior effetto. Flaubert come i parnassiens sostegno che “lo scopo dell’arte è soprattutto il bello”.
••• Mme Bovary, c’est moi!
•• È una frase detta da Flaubert quando stava scrivendo il suo romanzo. Voleva dire che la sua héroïne gli assomigliava in qualche modo, come per l’ideale romantico e per la delusione (déception) per l’amarezza (amertume) del reale? Voleva dire che essendo il creatore, è capace di fondersi interamente nella pelle del suo personaggio e che non esiste confine tra “créature et créateur”? Sicuramente ha creato un personaggio con la vita che ha oltrepassato il romanzo.
Domande da interrogazione
- Qual è il contributo di Flaubert al movimento del realismo?
- Come Flaubert raggiunge l'illusione dell'autenticità nei suoi romanzi?
- Perché Flaubert è ossessionato dalla perfezione formale nei suoi scritti?
Flaubert è riconosciuto come un maestro del realismo per aver aperto la strada a questo movimento, nonostante abbia sempre rifiutato tale etichetta. I suoi romanzi sono al cuore del mondo reale e i suoi personaggi hanno lo spessore del reale.
Flaubert raggiunge l'illusione dell'autenticità attraverso la tecnica narrativa dell'impersonalità, presentando i fatti in modo neutro e oggettivo, e utilizzando lo stile indiretto libero per inserire i suoi pensieri nei discorsi dei personaggi.
Flaubert è ossessionato dalla perfezione formale perché desidera scrivere un libro che sia elogiato solo per il suo stile e mai criticato. Lavora per anni sulle sue opere, scegliendo attentamente le parole per ottenere il miglior effetto e sostenendo che "lo scopo dell'arte è soprattutto il bello".