
L’osservatorio Job Pricing in partnership con Spring Professional, ha elaborato un rapporto che analizza le prospettive di carriera offerte dagli atenei italiani, focalizzandosi sulle retribuzioni dei laureati.
Sul piano del reddito lordo annuo medio i laureati superano di 11.900 euro i diplomati (39.730 euro contro 27.849).
I laureati più ricchi? Ex studenti della Bocconi
Nei primi 10 anni di carriera i laureati che guadagnano di più sono quelli della Bocconi, che mediamente percepiscono 35.500 euro lordi annui.Al secondo posto di questa speciale classifica ci sono quelli del Politecnico di Milano (32.905 euro) e al terzo quelli della LUISS (32.870 euro). La media nazionale è, invece, di 30.480 euro lordi annui. Il podio cambia dopo i 45 anni di età. Se in media i laureati ultra 45enni nel 2017 prendevano 49.427 lordi annui, da Bocconi (63.861 euro), Cattolica di Milano (61.040) e LUISS Guido Carli (58.892) arrivavano i dipendenti dotati degli stipendi migliori.
Secondo il rapporto, quindi, chi ha studiato in una università privata, nella fase centrale della propria carriera mediamente ha un reddito annuo lordo di 45.553 euro. Questo significa che guadagna circa 6.500 euro all'anno in più rispetto alla media di quanti ne percepiscono i laureati delle università pubbliche (39.026 euro).
Facoltà e stipendi
Per quanto riguarda invece il tipo di studi, sono le facoltà scientifiche che consentono sia l’ingresso a livelli retributivi maggiori, che una crescita del salario più alta nel corso della propria carriera.Guadagnano di più i biologi nei primi 10 anni di ingresso nel mondo del lavoro (media 35.410 euro), ma tra i 25 e i 54 anni sono le lauree in Ingegneria Chimica e in Chimica a offrire gli stipendi più alti. Quelle che danno i guadagni più bassi, invece, sono i corsi di laurea che afferiscono all'area delle Scienze pedagogiche e psicologiche (25.242 euro).