Ilaria_Roncone
di Ilaria_Roncone
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sbocchi biotecnologie

L’estate sta finendo e sono molti gli studenti che devono decidere cosa studiare dopo le superiori e dopo la triennale. Tra le tante domande che ci si pone quando si deve prendere una decisione di questo tipo ci sono sicuramente quelle che riguardano gli interessi personali e le ambizioni ma, anche, gli sbocchi lavorativi.

Ecco che, qualunque sia l’opzione che si sta vagliando, la domanda sorge spontanea. Quali saranno gli sbocchi lavorativi? Oggi vediamo di dare la risposta a tutti coloro che stanno pensando di avviarsi ai percorsi triennali e magistrali di biotecnologie e biotecnologie mediche e sanitarie.

Laurea in biotecnologie: sbocchi lavorativi

Coloro che decidono di prendere la laurea triennale in biotecnologie potranno lavorare in laboratori a caratterizzazione biotecnologica ambientale e farmaceutico-salutistica partecipando al coordinamento di programmi di sviluppo e sorveglianza delle biotecnologie applicate in campo umano e ambientale. Co la laurea in biotecnologie si può lavorare con prodotti farmacologici, vaccini, diagnostici innovativi e alle applicazioni biotecnologiche per la salvaguardia della salute dell’uomo e dell’ambiente, occuparsi di monitoraggio ambientale e dei metodi di trattamento e utilizzo del materiale di scarto.
Il laureato in biotecnologie si presenta quindi come una figura capace di operare preferenzialmente nel campo della innovazione tecnologica in ambito ambientale o dei prodotti per la salute.
Fatta una generica e breve introduzione sulle capacità acquisite da un laureato in biotecnologie entriamo ora nel merito degli sbocchi occupazionali per biotecnologie. Vediamo quali lavori può fare un laureato in biotecnologie:

  • analista di laboratorio;
  • informatore scientifico;
  • agronomo (previo superamento esame di stato apposito);
  • biologo junior (previo superamento esame di stato apposito)
  • .

Il biotecnologo può inoltre lavorare come:

    tecnico gestore di impianti biotecnologici;
    operatore in ruoli di ricerca e gestione delle produzioni biotecnologiche e dei vari processi di trasformazione a esse connesse;
    imprenditore di aziende biotecnologiche;
    impiegato nell'ambito della valutazione dell'impatto economico, commerciale e finanziario di una tecnologia biologica o biotecnologica, e della tutela della proprietà industriale e brevettuale;
    tecnico laboratorista in grado di applicare correttamente le tecniche analitiche e diagnostiche più appropriate per ottenere un miglioramento gestionale e economico nelle produzioni biotecnologiche.

Da segnalare anche il lavoro che è possibile svolgere da biotecnologo dell’ambiente (laureati nel contesto specifico delle biotecnologie applicate all’ambiente) e da biotecnologo della salute (laureato in biotecnologie con proiezione verso i prodotti della salute).
In quanto biotecnologo dell’ambiente è possibile lavorare come:

  • tecnico laboratorista in grado di applicare correttamente le tecniche analitiche e diagnostiche più appropriate per ottenere un miglioramento gestionale e economico nelle produzioni biotecnologiche legate all'ambiente;
  • tecnologo valutatore di impatto ambientale: valuta gli effetti dei prodotti biotecnologici a livello ambientale e ne sa prevenire gli effetti nocivi attraverso l'uso di specifiche piattaforme tecnologiche;
  • imprenditore di aziende biotecnologiche in campo ambientale;
  • tecnologo per lo sviluppo di prodotti biotecnologici innovativi a basso impatto ambientale;
  • tecnologo in aziende che utilizzano biomasse quali fonti energetiche rinnovabili, o che producono sostanze mediante fermentazione o uso di enzimi;
  • tecnologo operatore in aziende che gestiscono impianti di depurazione o applicano tecniche di recupero ambientale di ambienti contaminati.

Laurea in biotecnologie mediche: sbocchi lavorativi

Qual è il ruolo di chi si laurea in biotecnologie mediche? Si tratta di professionisti che applicano le conoscenze acquisite nell’ambito del progresso e della scienza medica partecipando allo sviluppo di farmaci innovativi, di medicinali e diagnostici mediante procedimenti biotecnologici, alla produzione di prodotti derivanti dalla manipolazione di cellule e tessuti, prestando attenzione ai bisogno dei pazienti e dei loro famigliari.
In particolare il laureato magistrale in biotecnologie mediche ha accesso ai seguenti ambiti lavorativi italiani e esteri:

  • Università ed Enti di Ricerca pubblici e privati;
  • Industria e vigilanza del farmaco;
  • Industria dietetico-alimentare;
  • Strutture del Servizio Sanitario Nazionale e Privato;
  • Industrie e Servizi Biotecnologici;
  • Industria Diagnostica e Farmaceutica;
  • Industria Biotech;
  • Organismi notificati e di certificazione;
  • Organismi di Prevenzione Ambientale;
  • Presidi multizonali di prevenzione, PMP;
  • Strutture Medico Legali;
  • Società di editoria e comunicazione scientifica;
  • Agenzie regolatorie nazionali e internazionali;
  • Monitoraggio sperimentazioni cliniche (CRA oppure Clinical Monitor, CM);
    Uffici brevetti;
  • Società di trasferimento tecnologico;
  • Associazioni settoriali (scientifiche, industriali, di pazienti);
  • Istituzioni (Ministero della Salute).

Inoltre è possibile, previo superamento dell’apposito esame di stato, iscriversi presso l’Ordine professionale dei Biologi.

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