
Di fronte alla prova del colloquio sono tante le incognite, i dubbi, i timori… La nostra concentrazione è tutta nel fare bella figura, nel far emergere le nostre motivazioni, capacità e competenze. E’ quindi comprensibile che non si pensi ad approfondire alcuni aspetti che possono sembrare dettagli, un po’ per timidezza, un po’ per non sembrare troppo pignoli. Peccato che in alcuni casi non si tratti di dettagli, ma di informazioni fondamentali in un rapporto di lavoro, come la retribuzione.
Nella scelta di un lavoro, è fondamentale si valuti con estrema attenzione anche l’aspetto economico ed un colloquio può essere un’ottima occasione per farlo. Allora come possiamo porre l’argomento in modo corretto, cercando di trasformarlo in un ulteriore punto a nostro favore? Vediamolo insieme…
Perché affrontare il tema retributivo durante il colloquio?
Un lavoro è, prima di tutto, un rapporto contrattuale. Come tutti i contratti prevede diritti, doveri e una regolamentazione economica dello scambio. Ho già parlato di questi temi in un precedente articolo (leggi qui). Adesso stiamo affrontando un colloquio e quindi occorre essere molto attenti a far emergere tutti gli argomenti che possono influenzare la valutazione (nostra e di chi sta valutando). Per questo parlare dei soldi non è un tabù!
Può essere utile ricordare che, anche in Italia, già all’interno degli annunci si dichiarano sempre più spesso le retribuzioni previste per un dato lavoro. Quindi ci sono spesso informazioni chiare anche prima di affrontare l’intervista. Approfondire può essere al tempo stesso utile per le tue decisioni e per dimostrare, a chi ti sta valutando, attenzione e cura del dettaglio. Domande sul Contratto Nazionale di Lavoro applicato, sul tipo di inquadramento, sul numero di mensilità, su eventuali indennità e elementi variabili legati al risultato sono del tutto legittime anche durante il colloquio.
Come porre la domanda sulla retribuzione?
Il primo consiglio è di attendere l’occasione giusta. Le priorità di un colloquio sono favorire la conoscenza reciproca e far emergere motivazione e capacità. Sarà l’intervistatore a “dettare i tempi” ed arriverà un momento nel quale chiederà se ci sono domande.
Quella può essere la finestra migliore… Ma occhio a non dare troppo risalto al tema retributivo. Meglio partire con qualche richiesta sulle mansioni, sulle aspettative che l’azienda ha nei confronti di chi sta selezionando, sulle competenze richieste, le opportunità di sviluppo ed i piani formativi. Ascoltate le risposte, una frase come “mi piacerebbe anche comprendere quale sia il trattamento economico” risulterà sicuramente elegante ed appropriata.
A che cosa fare attenzione quando si parla di retribuzione?
Il mio consiglio è di non sembrare troppo pignoli. E’ bene approfondire il tema in generale, ma il colloquio non è l’occasione per discutere dei dettagli. Considera che, se l’iter di selezione proseguirà, ci saranno conversazioni specifiche sul contratto (spesso telefoniche) ed avrai quindi modo di verificare puntualmente ogni informazione. Nel colloquio limitati a evidenziare il tuo interesse sull’argomento, sarà un passaggio utile per le tue valutazioni e per quelle di chi dovrà valutarti.
Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende