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Opportunità d’oro: scopri le professioni più richieste nel settore orafo-gioielliero e come lavorarci articolo

Carriere d’oro. Futuro brillante. Non sono giochi di parole, ma è quello che realmente il settore orafo-gioielliero offre ai giovani talenti in termini di possibilità di lavori qualificati e ben pagati: dall’orefice all’incastonatore, dal tagliatore di pietre ai profili legati al marketing, alla comunicazione, alla tecnologia, al management, c’è davvero tanto spazio per i giovani. 

Ecco perché oggi vogliamo farti scoprire alcune professioni legate all’arte della gioielleria, viste attraverso gli occhi dei tuoi coetanei che hanno scelto di intraprendere una carriera in uno dei settori di punta del Made in Italy

Un viaggio nelle storie di chi sognava questo mondo fin da piccolo e di chi invece ha deciso di cambiare vita magari dopo una laurea in microbiologia o in danza contemporanea, un diploma da geometra grazie a percorsi di formazione in azienda o negli ITS.  

La creatività incontra il lavoro: perché lavorare nel settore orafo 

L’Italia è uno dei più grandi player mondiali nel settore, per questo, come ci spiega Alessia Crivelli, Vice-Presidente di Confindustria Federorafi, “C’è tanto lavoro, c’è tanto futuro, perché si tratta di un settore che mette insieme creatività e innovazione: un mondo in cui l’intelligenza artificiale prenderà sempre più piede in alcuni processi senza tuttavia sostituire la componente creativa

Artigianato al passo con i tempi: la tecnologia e la sostenibilità sono due driver fondamentali. Un esempio? Le CNC, ovvero le macchine a controllo numerico: si impiegano largamente ma non possono sostituire l’esperienza di chi incastona o taglia le pietre preziose

I processi produttivi avvengono all’insegna della sostenibilità, infatti parliamo di un settore a economia circolare dove non avvengono sprechi: Trattiamo materiali preziosi, quindi non ne sprechiamo niente. Ricicliamo tutto e filtriamo tutto ciò che usiamo, perché il pulviscolo d’oro va ovunque. Anche quelli delle lavatrici con cui laviamo le divise degli orefici, degli incassatori e delle pulitrici!”, afferma la Vice-Presidente.

Nei processi viene quindi data primaria importanza al recupero del materiale, e alla sua tracciabilità.

Come e dove si trova lavoro nel settore orafo in Italia? 

Il mondo dei preziosi, racconta la Vice-Presidente, è uno dei comparti di punta del Made in Italy ed è articolato per filiere. La presenza di imprese settoriali è diffusa lungo tutto lo stivale ma la maggior parte delle realtà sono concentrate in 4 distretti fondamentali: Valenza, Vicenza, Arezzo e Torre del Greco, ognuna con le sue peculiarità.

Ad esempio in alcuni si lavorano materiali e pietre, mentre in altri la lavorazione dei metalli avviene tramite processi innovativi, dove la produzione artigianale si interseca con il comparto industriale. Qui è sempre un lavoro di team”, con mestieri trasversali per tutti i distretti”, come succede con il tagliatore di pietre, che lavora dal gioiello all’orologio.

“Poi c’è tutta la parte di sviluppo informatico, sia per la gestione dei processi che per lo sviluppo commerciale, e il mondo del marketing, comunicazione e commerciale, perché, continua Crivelli, “sono tutti processi integrati con la creazione e produzione del gioiello”.

Insomma, c’è spazio per vari tipi di talenti e competenze. Con la possibilità di lavorare per grandi aziende, rinomate in tutto il mondo oppure creare il proprio brand, entrando nel mondo della gioielleria mondiale.  Il comparto nazionale attira clienti da ogni angolo del globo: lavorare in questo settore significa quindi entrare in contatto con persone di ogni nazionalità, con la possibilità di poter viaggiare.

Opportunità d’oro: scopri le professioni più richieste nel settore orafo-gioielliero e come lavorarci articolo

Dall’ideazione alla realizzazione del gioiello: quali sono le professioni del settore?

Arriviamo al sodo. Quali sono le professioni più richieste legate al settore orafo-gioielliero? Non poteva che rispondere ancora Alessia Crivelli, che ci ha regalato una personale Top 3 (+1):

Orefice: il creatore, l’artista dietro la realizzazione del gioiello. Unendo vena creativa e abilità manuale, l’orefice lavora metalli preziosi come oro e argento, assemblandoli per dare vita a creazioni e pezzi unici nel loro genere. 

Incastonatore: l’incastonatore entra in gioco dopo l’orefice. La sua mansione consiste nell’inserire e fissare con precisione le pietre preziose all’interno del gioiello, garantendo che siano stabili e ben posizionate per esaltarne la bellezza e il valore. Se sei una persona paziente ed estremamente precisa, questo lavoro fa al caso tuo.

Rifinitore (conosciuto come pulitore/pulitrice) : ’ultimo anello della catena di produzione, e per questo il più importante. Il suo compito infatti è quello di rendere il gioiello impeccabile, andando a rimuovere tutte le impurità dalla superficie. Parliamo dell’ultimo passaggio prima che il gioiello venga messo sul mercato: già da questo si può intuire l’estrema rilevanza di questa figura. 

Tagliatore di pietre: precisione millimetrica e conoscenza approfondita delle gemme preziose rendono il tagliatore di pietre un professionista molto ambito nel settore. Il suo ruolo è quello di tagliare diamanti, rubini, zaffiri e via dicendo, per esaltare il punto luce della pietra.

Come diventare un professionista del settore orafo-gioielliero: i percorsi di formazione

Quali sono i percorsi di formazione che permettono di accedere a questo settore? Va bene la vena creativa, ma a questa va affiancata una solida formazione teorica e pratica. Per diventare un orefice o un incastonatore, ad esempio, esistono più strade. Un primo passo può essere quello di conseguire un diploma presso un istituto professionale o tecnico: scuole che offrono la possibilità di vedere da vicino il risvolto pratico del lavoro. 

In alternativa, si può optare per il liceo artistico che offre percorsi specifici orientati verso l’artigianato e l’oreficeria, per poi avvicinarsi concretamente al settore tramite un Istituto Tecnologico Superiore: nei distretti si stanno affermando gli ITS, punti di riferimento nel territorio per aziende e studenti.

Ruolo fondamentale nella formazione creativa la giocano gli IED, ovvero gli Istituti Europei del Design.

E non solo. Oltre ai mestieri più tradizionali già citati, ci sono sempre più opportunità legate alla tecnologia, come il designer 3D per la creazione digitale di gioielli, o ruoli nel marketing e nella comunicazione

Per questo motivo, il mondo dei preziosi è raggiungibile anche da altri canali: dall’ingegneria gestionale, all’economia aziendale, passando per tutto il filone della comunicazione e del marketing

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Un lavoro che vale oro: le interviste dei giovani che lavorano nel settore orafo

  • Elena, 23 anni, apprendista saldatrice banco: “Un lavoro che dà tanta soddisfazione quando si porta a termine un prodotto”

C’è chi come Elena arriva da un percorso di tutt’altro tipo. Dopo la laurea in microbiologie sanitarie, ha capito che quello non era il percorso di vita adatto a lei e ha scelto di cambiare strada. 

Scommessa vinta perché oggi Elena svolge attività di saldatrice banco presso la Pesavento Srl di Vicenza: un lavoro che la appassiona e la rende felice. 

  • Elia, 22 anni, incastonatore: “Ho studiato da geometra ma ho scoperto che non mi piaceva questo lavoro, mi sono rimesso in gioco nel settore orafo partendo da zero”

Anche Elia voleva cambiare vita e ci è riuscito. Dopo gli studi da geometra, infatti, il giovane si è iscritto all’ITS, appassionandosi all’arte dei gioielli.

In tre anni di carriera, Elia si è già tolto qualche soddisfazione, contribuendo, tra le altre cose, alla realizzazione di una collana Bulgari della collezione Diva

E, dopo il cambio di vita, non ha dubbi: il settore orafo-gioielliero è la strada più adatta a lui

  • Monse, 31 anni, incastonatore: “Partire da un prodotto grezzo per realizzare opere d’arte”

Cambio di rotta anche per Monse, che da una laurea in danza contemporanea è passata a lavorare come incastonatore a Vicenza. 

Ciò che la affascina di questo mondo sono tutti i processi di lavorazione, che portano alla trasformazione di materiali grezzi in quelle che lei definisce delle vere e proprie opere d’arte. Pensa che il mondo dei preziosi l’ha convinta a tal punto che ha deciso di rimanere in Italia per lavorare in questo settore. 

  • Maria Stella, 27 anni, banchista orafa: “Ho colto al volo l’occasione di lavorare nella città dell’oro”

Maria Stella si è addirittura trasferita da Milano ad Arezzo per lavorare in questo campo. La ragazza lavora come banchista orafa per conto dell’azienda Unoaerre e si occupa della rifinitura degli orecchini. 

A Milano studiava comunicazione interculturale, poi un cambio di vita l’ha portata ad Arezzo, la città dell’oro, dove ha svolto un corso di due settimane per poi entrare subito in azienda: “È un mondo che mi affascina e ho voluto provare e sono felicissima di averlo fatto”.

  • Alessandro, 24 anni, junior designer di gioielli: “Dare libero sfogo alla propria creatività”

Ma c’è anche chi sapeva sin da subito che il settore orafo-gioielliero sarebbe stata la mossa vincente. In particolare, il 24enne Alessandro, che lavora come junior designer in quel di Valenza, progetta la sua carriera da molto tempo. 

Prima il liceo artistico, con indirizzo oreficeria, quindi un corso di formazione biennale e, infine, un percorso universitario focalizzato sul design del gioiello: un’intera formazione dedicata a questo settore. 

Il gioco è valso la candela? Assolutamente sì: oggi Alessandro è un professionista affermato e si sente libero di esprimersi: “Una creatività senza confini” per citare alla lettera le sue parole.

  • Matteo, 21 anni, addetto alla conduzione di macchine utensili a controllo numerico: “Se hai la passione per la meccanica questo è il lavoro che fa per te”

Matteo si è diplomato appena un anno fa, ma già lavora a pieno regime. Impiegato anche lui nell’azienda Unoaerre di Arezzo, Matteo si occupa della programmazione e del montaggio di macchine utensili a controllo numerico

Il suo percorso è la dimostrazione di come questo settore sia raggiungibile da più strade. Matteo infatti è diplomato in meccanica, un indirizzo che lo ha aiutato molto nel lavoro che svolge “perché fin dal primo anno delle superiori ci hanno dato gli strumenti per capire come utilizzare al meglio le basi della meccanica”. Se hai la passione per questo ramo, “questo è un lavoro molto dinamico e ti insegna ogni tipo di lavorazione”.

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