
La matematica è sempre stata materia ostica in tutti gli indirizzi di studio. Si tratta sempre, comunque, di una disciplina fondamentale per l’istruzione di uno studente e…che fa trovare lavoro. Con il progresso dell'informatica e della potenza dei calcolatori molte aree si sono aperte all'elaborazione matematica in vari settori come ad esempio la finanza, la biologia, o la diagnostica medica. Allo stesso tempo, le conoscenze matematiche nel mondo del lavoro sono rimaste indietro rispetto a questi sviluppi in ambito informatico, così avere nel proprio staff dei laureati in matematica oggi viene considerato un vantaggio in situazioni che spesso sono molto competitive.
Laurea in matematica? Si lavora
I laureati in matematica sono particolarmente ricercati in ambiti in cui sono necessarie conoscenze informatiche ad alto contenuto matematico quelli che richiedono buona familiarità con i metodi scientifici di indagine e una buona comprensione degli strumenti matematici. I matematici molto apprezzati dai loro datori di lavoro perché, grazie alla loro formazione, hanno la capacità di affrontare i problemi in maniera logica, analitica e creativa e sono in grado di concepire o adattare modelli per le diverse realtà delle aziende. Nelle imprese si apprezza molto la formazione mentale data dalla matematica e la capacità di adattamento e flessibilità dei matematici nei confronti di nuove idee.
Più studenti di matematica
Secondo gli ultimi dati OCSE dal 2004 al 2015 le immatricolazioni a scienze matematiche sono aumentate del quasi 30% (27,1 per l’esattezza). Un trend in continua ascesa. Il numero dei laureati in matematica è esiguo rispetto alla richiesta del mercato e pertanto la possibilità di trovare lavoro a solo un anno dal conseguimento della laurea è molto alto. In base ai dati di Almalaurea, l’83% dei laureati nelle discipline matematiche trova un impiego. Il guadagno netto è quasi di 1.100 euro. A cinque anni l’occupazione si attesta all'81%. La stabilità lavorativa interessa 57 laureati su cento: in particolare, 55% hanno un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato; gli altri hanno invece scelto la strada del lavoro autonomo. E se guardiamo al guadagno? Molto buono, 1.529 euro netti al mese. Buona anche la corrispondenza tra studi compiuti e lavoro trovato: la maggior parte dei laureati si inserisce nel ramo dell'istruzione e ricerca (45%); seguono a distanza l'informatica (16%) e il credito e assicurazioni (15%).Pertanto laurearsi in matematica non è più una scelta troppo specialistica e poco spendibile e il futuro non riguarda solo l’insegnamento.