
-
Leggi anche:
- Lauree abilitanti: usciti i decreti per Farmacia, Odontoiatria, Veterinaria e Psicologia. Cosa prevedono
- Studente con la sindrome di Asperger si laurea con 110 e lode: “Mi piacerebbe insegnare”
- In Puglia un contributo da 3500 euro agli universitari che hanno perso un genitore
A 5 anni dalla laurea lavora l'89% dei laureati
Sui laureati a cinque anni, già da tempo entrati nel mercato del lavoro, gli effetti della pandemia sono stati decisamente più contenuti rispetto ai neolaureati. Nel 2021, a 5 anni dal conseguimento del titolo di laurea, il tasso di occupazione è pari all'89,6% per i laureati di primo livello e all'88,5% per i laureati di secondo livello, in aumento rispetto all'anno scorso (88,1% e 87,7%). Il livello del titolo di studio posseduto è determinante per non restare disoccupati e per guadagnare di più. Il tasso di occupazione di chi ha una laurea, infatti, si attesta intorno al 79,2% mentre i diplomati si fermano al 65,2%. Un laureato guadagna in media circa il 37% in più rispetto a un diplomato. Oltre il 60% degli occupati (60,6% per i laureati di primo livello e 66,3% per i laureati di secondo livello), a un anno, considera il titolo di laurea "molto efficace o efficace" per lo svolgimento del proprio lavoro. Rispetto all’indagine del 2019 si rileva un aumento dei livelli di efficacia sia per i laureati di primo livello (+2,3 punti percentuali) sia per quelli di secondo livello (+4,9 punti).
A 1 anno lavora il 74% dei laureati
Nel 2021 il tasso di occupazione è pari, a un anno dal conseguimento del titolo, al 74,5% tra i laureati di primo livello e al 74,6% tra i laureati di secondo livello del 2020. Un tendenziale miglioramento del tasso di occupazione si registra rispetto al 2019 segnando un +2,9% per i laureati di secondo livello; per i laureati di primo livello l’incremento è più contenuto e pari a +0,4%. Attenzione, però: la forma contrattuale più diffusa nel 2021, a un anno dal conseguimento dal titolo, è il lavoro non standard, prevalentemente alle dipendenze a tempo determinato, che riguarda circa il 40% degli occupati (41,4% laureati di primo livello e 38,5% laureati di secondo livello)
Quanto guadagnano i laureati dopo 1 e 5 anni?
La retribuzione mensile netta a un anno dal titolo è nel 2021, in media, pari a 1.340 euro per i laureati di primo livello e a 1.407 euro per i laureati di secondo livello. Rispetto all’indagine del 2019 si rileva un aumento: +9,1% per i laureati di primo livello e +7,7% per quelli di secondo livello. La retribuzione mensile netta a cinque anni dal titolo è pari a 1.554 euro per i laureati di primo livello e 1.635 euro per i laureati di secondo livello, con un aumento rispetto al 2019 rispettivamente di +8,3% e +7,3%. Per quanto riguarda i vari ambiti di studio, sono i laureati dei gruppi in informatica e tecnologie ICT, ingegneria industriale e dell’informazione, architettura e ingegneria civile ed economia a mostrare le migliori performance occupazionali. Non raggiungono la media, invece, i laureati dei gruppi educazione e formazione, arte e design e umanistico: il tasso di occupazione è poco superiore all'80%.