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crescono le assunzioni nel 2021, Bollettino Unioncamere - Anpal

Nonostante la pandemia, l'economia italiana è in crescita. In particolare, il Bollettino Annuale 2021 del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, delinea uno scenario sostanzialmente positivo per le aziende italiane operanti nel settore dell'industria e servizi.

Infatti, a fronte del 58,9% del 2019, nel 2021 si è registrata una propensione all'assunzione delle imprese vicina al 60%; non solo, anche l'aumento delle entrate previste (+0,5% rispetto al 2019) hanno rappresentato un dato incoraggiante. Ma se da un lato aumenta l'offerta di lavoro da parte delle aziende, dall'altra cala la domanda dei lavoratori.

Aumentano le assunzioni, ma mancano profili specializzati

O meglio, più di un calo nella domanda di lavoro, si dovrebbe parlare di irreperibilità di figure specializzate. E mentre cala la domanda tra diplomati e operatori qualificati per le attività impiegatizie, il mismatch tra mercato del lavoro e profili ricercati si amplia nuovamente. Questo perché alla base dei profili ricercati dalle aziende vi è la necessità di competenze digitali e green. Nel 2021 infatti, le aziende che hanno investito nel digitale e nel green sono state rispettivamente il 71% e il 53%. Ma evidentemente, il veloce spirito di adattamento delle aziende alle nuove sfide del futuro, non è andato di pari passo con un'adeguata risposta da parte delle Università, andando a formare questo gap tra domanda e offerta di lavoro.

Prete, Unioncamere,: “Scuola sia trampolino di lancio per il lavoro”

E di questo ne è certo anche Andrea Prete, Presidente Unioncamere, che spiega come colmare questo “vuoto”: “La ripresa dell’economia porta con sé una ripresa anche per l’occupazione. Ma permane il gap tra domanda e offerta di lavoro che ha diverse ragioni. Per i profili più qualificati c’è indubbiamente una carenza numerica ed è fondamentale per questo lavorare sull’orientamento all’interno dei percorsi scolastici. Per i profili meno qualificati, invece, un tema chiave è quello dell’esperienza e occorre insistere sulla utilità per i giovani di avere, già dalla scuola, un primo contatto con il mondo del lavoro e di sperimentare sul campo le proprie inclinazioni e abilità”.