
No, non voglio parlarti di quello. Il lavoro sicuro di cui parliamo oggi è quello dove per nessun motivo la propria vita, o quella di altri, viene messa a rischio.
In Italia ogni giorno 3 persone muoiono sul lavoro (sul sito www.inail.it puoi trovare le statistiche ufficiali).
3 vite interrotte, tutti i giorni, 3 famiglie distrutte. Fatalità potremmo pensare. Incidenti succedono a tutti, nei modi più inspiegabili. Oppure errori umani, distrazioni, superficialità...Ma no, non è così. Le statistiche dimostrano che la quasi totalità degli incidenti sul lavoro avviene per due motivi: rispetto delle regole e cultura.
Per ridurre i rischi sul lavoro ci vuole cultura
Le regole per lavorare in sicurezza ci sono, esistono e sono ben chiare sia ai datori di lavoro che ai lavoratori. Purtroppo spesso c’è chi decide di non rispettarle o per motivi di opportunità o per risparmiare. E’ come quando sai di avere i freni del motorino difettosi, ma decidi di non spendere per ripararli. E’ inevitabile che il non rispetto delle regole causi incidenti.La cultura è invece l’insieme di azioni che la società, l’azienda e le persone mettono insieme per far conoscere le regole e soprattutto farle rispettare. Se in un posto di lavoro manca la cultura della sicurezza, i rischi saranno maggiori e prima o poi ci sarà qualcuno che adotterà qualche comportamento non in regola, mettendo a rischio se stesso e gli altri. Per continuare sull’esempio del motorino è come quando sai che il casco protegge, ma decidi di viaggiare senza (infrangendo consapevolmente una regola).
Il vero significato della parola "sicurezza"
Sicurezza vuol dire lavorare in un contesto nel quale si conoscono le regole, le si rispettano e si pone attenzione ogni giorno alla tutela delle persone. Una buona guida è quella fornita dal Ministero dell'Istruzione.Qualsiasi lavoro sceglierai, pretendi che sia sicuro. Senza compromessi. La tua vita vale.
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Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende