
Al giorno d’oggi l’idea stessa di lavoro per noi “occidentali” sta cambiando. Si è passati velocemente dalla sicurezza del posto fisso, all'incertezza di non avere un lavoro stabile e sicuro per lungo tempo.
Questo obbliga in una certa maniera a doversi mettere sempre in gioco e ad affrontare gli ostacoli dovuti soprattutto alla paura del cambiamento. Ma è proprio per questo che si è sviluppata e diffusa una strategia, o meglio un insieme di strategie, che vengono indicate con il nome di self marketing. Scopriamole insieme grazie ai consigli di Emiliano Maria Cappuccitti (Direttore Risorse Umane di Coca-Cola HBC) e Simone Petrelli (Project manager HRC), autori del libro "Cerchi lavoro? Come navigare nell'oceano delle piattaforme e degli annunci e ottenere il massimo".
A..B..C.. Del marketing
Per capire meglio di cosa si tratta è necessario fare un passo indietro e prima di imparare a rendere più appetibili le proprie qualità (perché, alla fine dei conti, di questo si tratta) bisogna entrare nell'ottica del marketing in generale. Quante volte i grandi brand trasmettono in televisione le pubblicità dei loro nuovi prodotti?! Tuttavia, solo una piccola quantità di queste catturano la nostra attenzione? Ciò è dovuto al fatto che l’obiettivo primario di ogni spot, oltre ad esporre brevemente il prodotto, è quello di colpire le emozioni degli spettatori attraverso immagini, colori e suoni; questo perché tutte le sensazioni si imprimono nel cervello attraverso le sinapsi, con una velocità sorprendente, circa 3mila volte superiore a quella di qualsiasi altro pensiero razionale.
I presupposti da conoscere
Ma ora vediamo come queste esperienze, ormai già testate e consolidate, ci possono servire nella ricerca pratica di un lavoro. Per valorizzare le proprie capacità bisogna innanzitutto essere consapevoli di 3 cose. La prima è avere un idea chiara e definita del nostro livello di competenza, la seconda è la capacità di sapersi in qualche modo distinguere dagli altri (questo è di vitale importanza poiché ci si ritrova a competere con molte altre persone). L’ultimo mezzo, ma non per questo il meno importante, è quello che viene definito networking, cioè la capacita di sapersi costruire e mantenere nel tempo una rete di contatti che possano tornare utili in qualsiasi momento.
Le 4 Regole d’oro
Ma il vero cuore di questo metodo innovativo è costituito dalle cosiddette 4P:- Product: considerare il lavoro che hai intenzione di svolgere come un prodotto che stai offrendo;
- Price: ovviamente nessuno offre nulla senza ricevere in cambio qualcos’altro; quindi i servizi che offri necessiteranno ovviamente di una retribuzione, il tuo valore di mercato, che dovrai saper stimare a priori;
- Place: L’offerta che fai ha di certo un destinatario che deve essere adeguato al tipo di preparazione che hai e al ruolo che andrai a ricoprire, perciò la tua richiesta dovrà essere indirizzata ad aziende o altri enti che siano in linea con tutto ciò;
- Promotion: infine c'è la parte centrale, che non è così facile da mettere in campo, ovvero la fase di “vendita” (che avviene mediante queste metodologie) e che andrà a sancire definitivamente la tua assunzione.
L’io come prodotto
Forse all'inizio il concetto più difficile da assimilare, che è il fondamento di tutti i vari passaggi analizzati, è la percezione della tua figura come se fosse un marchio, non diverso da quelli che vediamo per strada, nei negozi, su internet, ecc. Perché se è vero che la cosa fondamentale nella ricerca di un lavoro è la bravura, è altrettanto vero che questa non può essere testata immediatamente a pieno e perciò è di vitale importanza seguire alla lettera tutte le indicazioni contenute in questo articolo, per permettere alle tue doti di risultare valorizzate al meglio. È fondamentale avere cura della propria “merce”, se così possiamo definirla, e questa cura viene mostrata agli altri, i quali si fideranno di più e saranno più propensi ad affidarti degli incarichi.
Cosa comunicare e come esprimerlo al meglio
Ora, dopo aver analizzato le basi del self marketing e aver capito con che cosa si ha a che fare, è doveroso analizzare anche il modo con cui queste informazioni vengono trasmesse.
È perciò importante rispettare i criteri di:
- Chiarezza: messaggio semplice, comprensibile, efficace, in grado di arrivare in maniera concisa al punto;
- Coerenza: domandarci sempre se ciò di cui stiamo parlando è chiaro all’interlocutore;
- Costanza: è inutile dare il meglio di sé e strafare, se poi non si è in grado di mantenere quel ritmo.
Ma la cosa peggiore, che assolutamente non deve mai essere fatta, è esagerare con queste stesse indicazioni ed accentrare tutta l’attenzione sulle proprie qualità. Un errore a dir poco letale, perché si rischia di fare la figura della classica persona sbruffona e arrogante, tutto fumo e niente arrosto. Le tue qualità, al contrario, dovranno emergere da soli in maniera indiretta. È proprio questa la difficoltà.
In sintesi, l'obiettivo è arrivare a saper comunicare, rispettando i consigli letti finora:
- Cosa sappiamo fare;
- Come lo sappiamo fare;
- Che tipo di innovazioni e proposte potremmo apportare;
- Perché dovrebbero scegliere proprio noi.
Queste sono le informazioni richieste da chi si occupa di selezionare le persone, e come si nota sono in perfetta linea con il personal branding.
La web reputation
Ma il cammino di avvicinamento al lavoro a cui miri non è ancora finito. Anzi, si può dire che sia appena cominciato, perché la parte più difficile da gestire, a cui quasi nessuno presta la dovuta attenzione, è la cosiddetta Web reputation. Questo termine non significa banalmente far rimanere pulita la propria identità su internet, o nascondere post imbarazzanti che potrebbero dare un’idea sbagliata su di te; si tratta anche di ciò, ma è solo la punta dell’iceberg. Per costruirsi una web reputation ad hoc è necessario esprimere nei profili social le proprie passioni con accortezza, adeguandole al tipo di ambito in cui ci si vuole indirizzare.Ma un altro “must” per essere più visibili sui motori di ricerca è aprirsi un blog, avvalendosi anche delle strategie SEO acronimo di (Search Engine Optimization). Un modo in più per tentare di comparire in cima alle ricerche di Google, per essere trovati con maggiore facilità ed ottenere di conseguenza una buona visibilità.
La Rete, se utilizzata al meglio, è uno strumento potentissimo anche per cercare lavoro, però occorre saperla gestire. Prima di questi ultimissime ma imprescindibili azioni assicuriamoci, perciò, di essere davvero “padroni” di questi campi, per evitare di combinare disastri.
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Danilo Caporale