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Come si diventa agenti immobiliari? Lo racconta Blasco Pulieri di "Casa a Prima Vista", uno dei venditori più famosi d’Italia articolo

Che si tratti di vendere un attico a Trastevere, di entrare in una casa invasa dai gatti o di trovarsi davanti a un conte con il braccialetto elettronico, la vita dell’agente immobiliare è tutt’altro che monotona.

Ad assicurarlo è Blasco Pulieri, volto del famoso programma “Casa a prima vista”, su Real Time e ospite del nuovo episodio di “Come si diventa…”, il vodcast di Skuola.net in onda su YouTube.

Attore, ex istruttore di vela e ora imprenditore immobiliare, Blasco incarna perfettamente la figura del professionista trasversale, capace di unire passione, intuito, teatralità e spirito d’impresa. E durante la nostra chiacchierata, ci ha spiegato la sua ricetta per intraprendere come si deve questa carriera. Cosa serve davvero per avere successo? Quanto si guadagna? E cosa significa, oggi, aiutare qualcuno a comprare la casa della vita? 

Ma ha anche raccontato aneddoti surreali, tormentoni diventati virali e perché, pur essendo un agente, ha scelto di vivere in affitto. E no, non si è sottratto alla domanda fatidica: “Casa a Prima Vista” è tutta una messa in scena? Scopriamolo insieme.

Indice

  1. “Io qua ho sparato a mia moglie”: il mestiere (a volte) per cuori forti
  2. Quando è il mestiere a sceglierti
  3. Da Netflix a Casa a Prima Vista
  4. L’agente immobiliare che vive in affitto
  5. Si guadagna bene?
  6. Come si compra casa? Blasco spiega tutto
  7. Il Marron Blasco e gli amici sul set
  8. Per diventare agenti immobiliari: studio e tanto carattere
  9. Sì, ma quanto è vera “Casa a Prima Vista”?

“Io qua ho sparato a mia moglie”: il mestiere (a volte) per cuori forti

Non capita tutti i giorni di farsi aprire la porta da un conte in accappatoio che ti accoglie con una inquietante confessione: “Io qua in cucina ho sparato a mia moglie”

Eppure è quello che è successo a Blasco, durante una delle sue tante valutazioni immobiliari: “Sembrava Jack Nicholson, una scena surreale. Aveva il braccialetto elettronico alla caviglia. E io ero lì per valutare la casa…”.

Tra ville che nascondono urne funerarie dentro i mobili e appartamenti invasi da gatti, gli episodi assurdi non mancano nella carriera di un agente. Ma anche questi fanno parte del lavoro: la casa non è un bene neutro, è un racconto, spiega Blasco. E chi vuole venderla o comprarla si affida anche alla sensibilità di chi la sa raccontare.

Quando è il mestiere a sceglierti

Blasco non ha mai pianificato di diventare agente immobiliare. E lo dice senza romanticismi: “Io mi ci sono ritrovato a fare questo mestiere, come secondo me la maggior parte degli agenti immobiliari che ci sono in Italia”. 

Dopo anni passati tra vela, animazione turistica, teatro e televisione, una coincidenza lo porta a conoscere Mario, il titolare di un’agenzia. Ed è lì che comincia tutto. “Venivo da esperienze schizofreniche, ma mi è sempre tornato tutto utile. Ogni passaggio è servito”.

Anche la laurea in Sociologia ha avuto un suo ruolo: “Mi ha aiutato a capire le persone. È un mestiere dove l’empatia fa la differenza”.

Da Netflix a Casa a Prima Vista

Prima ancora di arrivare in tv con “Casa a Prima Vista”, Blasco aveva già fatto incursioni nel mondo dello spettacolo: da “Suburra” a “Tutto può succedere”, fino alla fiction “Alfredino” su Rai1. Ma è grazie ai social e a una semplice risposta su un gruppo Facebook che è arrivata la svolta.

“Una mamma cercava coppie per un programma. Le ho scritto: ‘Io non compro casa, ma le vendo’. Due giorni dopo ero a Milano, in una stanza con le autrici. Mi hanno chiesto di vendere un monolocale davanti a una telecamera. Da lì è iniziato tutto”.

L’agente immobiliare che vive in affitto

Sorpresa: Blasco vive in affitto. Sì, proprio lui che ogni giorno fa comprare case a sconosciuti. Ma ha le idee chiare: “Non sono contrario alla proprietà, ma per me non è mai stato un obiettivo. Vivo in una casa che non potrei permettermi con un mutuo”.

Anche se oggi, da padre, la prospettiva un pochino cambia: “Vorrei patrimonializzare per mia figlia. Ma anche lì, ci sono vari modi: comprare casa per viverci o per metterla a reddito. Sono scelte diverse”.

Si guadagna bene?

La risposta breve è: , ma non subito e non sempre. “È un lavoro a provvigione. Quando chiudi, guadagni anche 18mila euro su una casa da 300mila”. Ma ciò non toglie, naturalmente, che servono costanza, competenze e tanto fiuto.

Un buon agente, spiega, vende circa 8-10 case l’anno. Ma l’errore da evitare è concentrarsi solo sulle vendite. “In questo mestiere - consiglia Blasco - non bisogna mai pensare solo al denaro. Il lato positivo di questo lavoro, secondo me, è proprio il percorso, perché tu crei un rapporto di fiducia molto importante sia con il venditore sia con l’acquirente, che inevitabilmente rimarranno legati a te perché sei quello che ha permesso di realizzare un sogno”.

Come si compra casa? Blasco spiega tutto

Acquistare una casa, soprattutto la prima, può sembrare un’impresa da adulti navigati. Ma, come racconta Blasco, il processo è più lineare di quanto si creda, a patto di sapere bene cosa aspettarsi. Tutto inizia, ovviamente, con la scelta dell’immobile: oggi si cerca online, sui portali o direttamente sui social degli agenti più seguiti. Una volta individuata la casa dei sogni, si fissa un appuntamento e, se il colpo di fulmine è reciproco, si procede con una proposta scritta.

“La proposta va accompagnata da un assegno di garanzia, che diventa caparra confirmatoria se accettata”, spiega Pulieri. A quel punto, in base agli accordi, si passa a un preliminare – o compromesso – meglio se dal notaio, per tutelare entrambe le parti. La fase finale è quella del rogito, quando la casa diventa ufficialmente tua.

Ma quanto bisogna avere da parte? Per un immobile da 200mila euro, chiarisce Blasco, serve almeno il 30% di liquidità: un 20% per l’anticipo sull’acquisto e un altro 10% per coprire tutte le spese accessorie, come notaio, tasse e costi di intermediazione. Il resto? “Quasi sempre si copre con il mutuo”, conclude.

Il Marron Blasco e gli amici sul set

Tra i tanti tormentoni nati da “Casa a Prima Vista”, uno ha conquistato i fan al punto da diventare quasi un marchio registrato: il “Marron Blasco”. Una sfumatura precisa, a metà tra il tortora e il moka, che Blasco Pulieri propone spesso negli arredi delle case in trasmissione. Tanto da renderla una sua firma, celebrata (e talvolta presa in giro) anche dai colleghi.

Colleghi legati da un rapporto che non si riduce alla trasmissione: “Con Corrado e Nadia siamo amici anche fuori dal programma. Ci insultiamo pure al telefono quando ci contendiamo le stesse case. Ma ci vogliamo bene”.

Per diventare agenti immobiliari: studio e tanto carattere

Per essere un buon venditore non basta la parlantina. Serve formazione: un corso, lo studio di materie come estimo, diritto, catasto, e poi l’esame in Camera di Commercio. Solo così si ottiene il patentino da agente immobiliare.

Ma poi si gioca tutto sul campo. E lì contano empatia, determinazione, costanza: “È un mestiere dove devi piacere alle persone, capirle e accompagnarle in un momento fondamentale della loro vita”, dice Blasco.

Sì, ma quanto è vera “Casa a Prima Vista”?

Infine la domanda che tutti si fanno: in tv è tutto vero o è solo finzione? Blasco risponde senza esitazioni: “È vero, ma con una percentuale di realismo televisivo”.

In pratica, la competizione è reale, ma le scelte vengono fatte con più calma rispetto alla singola puntata. “Tra Roma e Milano, circa il 30-40% delle case vengono effettivamente comprate”, spiega. Del resto, un acquisto immobiliare non si decide in 45 minuti di girato.