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Esempio: Sono così stanco da dormire in piedi.
Principale Sub. consecutiva
Evidenziato in rosso l’elemento prolettico in questione, “così”.
In latino, questa subordinata è introdotta dalle particelle “ut”, per la forma affermativa, e “ut non”, per quella negativa, seguite da un verbo al congiuntivo.
Il tempo di tale verbo, a differenza di quanto accade con la finale e la completiva volitiva, non dipende da quello presente nella reggente, ma varia a seconda del senso che si vuole dare alla frase: insomma, non c’è uno schema prestabilito e la situazione varia a seconda dei casi; inoltre, può essere di 3 tipi:
- presente, se la conseguenza espressa avviene nel presente;
- imperfetto, se la conseguenza avviene in un passato “continuato”;
- perfetto, se la conseguenza avviene in un passato “momentaneo”.
Esempi:
Sic defatigatus sum ut semper dormiam (Sono così stanco da dormire sempre; congiuntivo presente —> conseguenza nel presente).
Sic defatigatus eram ut semper dormirem (Ero così stanco da dormire sempre; congiuntivo imperfetto —> azione continuata nel passato).
Sic defatigatus eram ut semper dormiverim (Ero così stanco che ho sempre dormito; congiuntivo perfetto —> azione momentaneo nel passato).
Inoltre, dall’ultima frase si ricava il metodo di traduzione del predicato espresso nella subordinata consecutiva: è sufficiente tradurlo mantenendo il tempo invariato, ma trasformando il modo da congiuntivo a indicativo (per esempio se si trova un congiuntivo presente, allora si traduce con un indicativo presente).
Quanto agli elementi” prolettici, invece, i più comuni sono gli avverbi “sic”, “ita” (“così”), “tam” (“tanto”), “eo”, “adeo” (“a tal punto”) e gli aggettivi “tantus, a, um” (“tanto grande”), “talis, e” e “is, ea, id”
(“tale”).
Infine, nel momento in cui si deve tradurre una subordinata di questo genere è sufficiente riferirsi alla struttura italiana : “così (tanto) … da (da non) + infinito / che (che non) + indicativo”.
Consigli utili per la messa in pratica
Nella pratica, quando ci si imbatte nella traduzione di subordinate di questo tipo, è bene tenere a mente questi consigli:
- si può rendere la subordinata in questione implicita solo se il soggetto della reggente coincide con quello della stessa; le frasi precedenti ne sono un esempio. Per rendere più facile tale processo, è sufficiente individuare i verbi nelle 2 proposizioni e vedere se le persone coincidono;
- a volte la subordinata consecutiva con valore negativo può essere introdotta da “quin” invece che da “ut non”, nel caso la reggente sia negativa;
- qualora, in un rarissimo caso, la subordinata consecutiva non fosse introdotta da un elemento prolettico, allora è sufficiente tradurre “ut”, oppure “ut non”, con “cosicché”.