Concetti Chiave
- La proposizione subordinata oggettiva funge da complemento oggetto nella proposizione reggente.
- Dipende da verbi che esprimono affermazioni, opinioni, percezioni o desideri.
- Forma esplicita introdotta da "che", con verbi all'indicativo, congiuntivo o condizionale.
- Forma implicita con verbo all'infinito, spesso preferita se i soggetti della principale e subordinata coincidono.
- In caso di soggetti diversi, l'uso dell'infinito è limitato a specifici verbi di comando o percezione.
La proposizione subordinata oggettiva svolge la funzione di complemento oggetto della proposizione reggente.
Riconosco che sei stato sincero (proposizione oggettiva) → Riconosco la tua sincerità. (complemento oggetto)
La proposizione oggettiva dipende da verbi o da locuzioni che esprimono:
• un'affermazione, una dichiarazione o una conoscenza come dire, affermare, dichiarare, negare, comunicare, dare notizia, spiegare, sapere, constatare ecc.;
• un'opinione, un giudizio, un dubbio come credere, pensare, ritenere giudicare, supporre, ipotizzare, dubitare, essere consapevole, essere convinto ecc.;
• una percezione o un ricordo come vedere, sentire, udire, accorgersi, capire, ricordare, dimenticare, venire in mente ecc.;
• una volontà, un timore o un desiderio come volere, ordinare, disporre, vietare, proibire, temere, essere timoroso, desiderare ecc.;
Nella forma esplicita è introdotta da che o pi raramente da come e ha il verbo:
• all'indicativo, se dipende da un verbo che esprime realtà o certezza;
• al congiuntivo, se dipende da un verbo che esprime giudizio, dubbio, volontà, timore, desiderio;
• al condizionale, se indica un'azione posteriore a quella della reggente avvenuta nel passato oppure un'azione subordinata a una condizione.
Nella forma implicita ha il verbo all'infinito, preceduto o meno dalla preposizione di.
Questa forma è sempre preferita se tra la subordinata e la reggente c'è identità di soggetto.Se invece i soggetti sono diversi, la forma implicita è possibile solo quando l'oggettiva dipende da verbi:
• di comando, divieto e permesso e se il soggetto dell'oggettiva è già citato nella reggente;
• di percezione come sentire, vedere: in questo caso, l'infinito non è preceduto dalla preposizione di.