andreax02
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Concetti Chiave

  • Le preposizioni subordinate collegano frasi dipendenti a quelle principali, conferendo struttura e complessità al discorso.
  • La subordinata soggettiva funge da soggetto della frase principale, introdotta da forme verbali impersonali e può essere esplicita o implicita.
  • Le subordinate oggettive agiscono come complemento oggetto, utilizzando la congiunzione "che" o il verbo all'infinito per collegarsi alla proposizione reggente.
  • Le subordinate finali esprimono lo scopo dell'azione principale, con congiunzioni come "perché" che introducono la forma esplicita e l'infinito per la forma implicita.
  • Esistono molte altre subordinate, come temporali e condizionali, ognuna con una funzione specifica che arricchisce la comunicazione.

Indice

  1. Le preposizioni subordinate
  2. Subordinata soggettiva
  3. Subordinata oggettiva
  4. Subordinata relativa
  5. Subordinata finale
  6. Subordinata causale
  7. Subordinata consecutiva
  8. Subordinata dichiarativa
  9. Altre tipologie di subordinate

Le preposizioni subordinate

Le preposizioni subordinate giocano un ruolo cruciale nella struttura delle frasi complesse, permettendo di collegare proposizioni dipendenti (o subordinate) a quelle principali (o reggenti) in vari modi, a seconda della funzione che svolgono nel discorso.

Subordinata soggettiva

La subordinata soggettiva agisce come soggetto della proposizione reggente ed è tipicamente introdotta da forme verbali impersonali. Può presentarsi in forma esplicita, utilizzando "che" seguito da un modo indicativo o congiuntivo, oppure in forma implicita, mediante l'uso del verbo all'infinito, talvolta preceduto da "di".

Subordinata oggettiva

La subordinata oggettiva funge da complemento oggetto della proposizione reggente. Anche in questo caso, possiamo avere una forma esplicita, con l'uso di "che" e un verbo all'indicativo o al congiuntivo, o una forma implicita, con l'infinito preceduto o meno da "di".

Subordinata relativa

La subordinata relativa si lega alla proposizione reggente tramite un pronome relativo. Questa può essere "propria", assumendo un valore attributivo o appositivo, oppure "impropria", quando svolge la funzione di un'altra subordinata (ad esempio, temporale o causale). La forma esplicita prevede l'uso di un pronome relativo seguito da un verbo all'indicativo, al congiuntivo o al condizionale, mentre quella implicita si avvale del participio, presente o passato.

Subordinata finale

La subordinata finale esprime lo scopo dell'azione della proposizione reggente. In forma esplicita, si utilizzano congiunzioni come "perché" o "affinché", seguite dal congiuntivo; in forma implicita, si ricorre all'infinito, preceduto da preposizioni come "per", "di", o "a".

Subordinata causale

Questa subordinata indica la causa dell'azione espressa nella proposizione reggente, con forme esplicite che includono "perché" o "poiché" seguite dall'indicativo, e forme implicite basate sul participio passato o sul gerundio.

Subordinata consecutiva

La subordinata consecutiva illustra la conseguenza dell'azione della proposizione reggente. La forma esplicita utilizza espressioni come "così che" o "tanto che" con l'indicativo, mentre quella implicita si costruisce con "da" seguito dall'infinito.

Subordinata dichiarativa

La subordinata dichiarativa rappresenta una delle forme più comuni di proposizione subordinata, utilizzata per riportare un'idea, un pensiero o un'affermazione all'interno di un discorso. Tipicamente introdotta da congiunzioni come "che", questa tipologia di subordinata si inserisce all'interno di una proposizione principale per esplicitare o chiarire il contenuto di una dichiarazione. Ad esempio, in una frase come "Credo che tu abbia ragione", la parte "che tu abbia ragione" costituisce la subordinata dichiarativa, che specifica l'oggetto della credenza espressa dal soggetto. La scelta tra l'indicativo e il congiuntivo in queste subordinate può variare in base al grado di certezza o realtà attribuito alla dichiarazione. La subordinata dichiarativa si rivela quindi uno strumento linguistico flessibile ed efficace per arricchire la comunicazione, permettendo di esprimere sfumature e puntualizzazioni all'interno del tessuto narrativo.

Altre tipologie di subordinate

Esistono numerose altre tipologie di subordinate, ognuna con le proprie specificità. Ad esempio, le subordinate temporali, concessive, condizionali, modali, comparative, avversative, strumentali e interrogative indirette, ciascuna delle quali svolge una funzione distintiva nel contesto della frase, arricchendo il tessuto comunicativo del discorso. Le forme esplicite e implicite di queste subordinate variano a seconda del tipo e della funzione che devono assolvere all'interno della frase.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo delle preposizioni subordinate nella struttura delle frasi complesse?
  2. Le preposizioni subordinate collegano proposizioni dipendenti a quelle principali, variando in funzione a seconda del discorso.

  3. Come si presenta una subordinata soggettiva?
  4. La subordinata soggettiva può essere esplicita, con "che" e un verbo all'indicativo o congiuntivo, o implicita, con un verbo all'infinito.

  5. Qual è la funzione della subordinata oggettiva?
  6. La subordinata oggettiva funge da complemento oggetto della proposizione reggente, presentandosi in forma esplicita o implicita.

  7. In che modo si esprime una subordinata finale?
  8. La subordinata finale esprime lo scopo dell'azione della proposizione reggente, usando congiunzioni come "perché" o "affinché" con il congiuntivo, o l'infinito preceduto da preposizioni.

  9. Quali sono alcune delle altre tipologie di subordinate menzionate?
  10. Altre tipologie includono subordinate temporali, concessive, condizionali, modali, comparative, avversative, strumentali e interrogative indirette.

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