Concetti Chiave
- Il complemento oggetto è l'elemento su cui l'azione del verbo transitivo si applica direttamente senza preposizione.
- Può essere rappresentato da un nome, pronome, parte del discorso sostantivata o un'intera proposizione.
- Non sempre risponde alle domande "Che?" o "Che cosa?", quindi è importante analizzare il contesto.
- Esiste anche come complemento oggetto partitivo quando espresso da termini come alcuni, dei, un po' di.
- Nei verbi riflessivi e reciproci, le particelle come mi, ti, si possono fungere da complemento oggetto.
Il complemento oggetto
1. È la persona, l’animale o la cosa su cui necessariamente e direttamente (= senza preposizione) passa l’azione indicata dal verbo transitivo.
Esempio:
Il sole illuminala terra = l’azione di “illuminare” transita dal sole sulla terra
I turisti hanno visitato tutte le città = l’azione di “visitare” è passata dai turisti a tutte le città
2. Possono ricoprire la funzione di complemento oggetto: un nome, un pronome, una parte del discorso sostantivata o anche un’intera proposizione (in questo caso, in analisi del periodo si parla di subordinata oggettiva)
Esempi:
Non ho ancora letto il giornale = “il giornale” è complemento oggetto
Voi avete capito tutto = “tutto”, pronome indefinito, è complemento oggetto
Capisco che avete ragione = “avete ragione” è una proposizione oggettiva e quindi assimilabile ad un complemento oggetto
Ho sempre apprezzato il bello = “il bello” è un aggettivo sostantivato con funzione di complemento oggetto.
3. Spesso, in modo molto approssimativo si dice che il complemento oggetto risponde alla domanda “Che?” “Che cosa?”. Bisogna fare attenzione perché fidarsi troppo di questa domanda può sviare.
Esempio:
Mi piace molto la lettura = Che cosa? La lettura In realtà “la lettura” non risponde alla domanda “”Che cosa?”, quanto piuttosto alla domanda “Che cos’è che fa l’azione di piacermi?” e quindi “la lettura” è un soggetto.
4. Esiste anche il complemento oggetto partitivo quando il complemento oggetto è espresso da un partitivo (= alcuni, un po’ di, qualche, dei, ecc.)
Esempio:
Ho incontrato degli amici
Ho visto dei passeri che saltellavano sulla neve
Ho letto alcuni libri molto interessanti
5. Alcuni verbi ha già all’interno del proprio significato un complemento oggetto, che tuttavia viene ripetuto (e graficamente anche nella radice)
Esempio:
Vivere una vita felici
Cantare una canzone allegra
Sognare un sogno da incubo
6. Nei verbi riflessivi, le particelle mi, ti, si, ci, vi possono avere funzione di complemento oggetto. Poiché, in questo caso, l’azione espressa dal verbo ricade sul soggetto stesso, si tratta di un complemento oggetto riflesso
Mi sono guardato nello specchio = Ho guardato me stesso nello specchio
7. Se il verbo è alla forma riflessiva reciproca, si parla di complemento oggetto reciproco.
Esempio:
Quando ne hanno bisogno, essi si aiutano sempre (= si aiutano uno con l’altro, a vicenda)
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale del complemento oggetto in una frase?
- Quali elementi possono svolgere la funzione di complemento oggetto?
- Come si distingue un complemento oggetto partitivo?
Il complemento oggetto è la persona, l'animale o la cosa su cui passa direttamente l'azione indicata dal verbo transitivo, senza l'uso di preposizioni.
Possono essere un nome, un pronome, una parte del discorso sostantivata o un'intera proposizione, come nel caso delle subordinate oggettive.
Un complemento oggetto partitivo è espresso da un partitivo, come "alcuni", "un po' di", "qualche", "dei", ecc.